Renzi anche oggi alla carica con “non vogliamo poltrone”. Quanto durerà questa sceneggiata?

A poche ore dall’apertura di una crisi di governi, Renzi continua a ribadire con ossessione che Italia Viva non è alla ricerca di poltrone.

5 Gennaio 2021 16:07

Ripetere ossessivamente qualcosa non lo fa diventare vero né serve a convincere i propri interlocutori che si sta dicendo la verità. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi dovrebbe saperlo bene, ma nel suo piano per far crollare il governo e avvicinarsi al centrodestra quel “non vogliamo le poltrone” è un claim che viene ripetuto ormai quotidianamente da giorni, in ogni occasione possibile.

Oggi, non avendo trovato spazio su qualche grande quotidiano italiano con un’intervista in prima pagina, Renzi ha deciso di ribadire quel concetto nella consueta e-news pubblicata sul suo sito ufficiale. L’ex Presidente del Consiglio si fa domande da solo e si dà le risposte andando subito a parare sul tema delle poltrone, portato avanti con la stessa ossessione con cui l’altro Matteo affronta il tema dell’immigrazione.

Quante poltrone vuole Matteo Renzi col suo Italia Viva? Si chiede Renzi. Nessuna, risponde a se stesso. Nascondendo tra le righe un link per raccogliere fondi, Renzi ribadisce il concetto in poche parole, sbrodolandosi in complimenti e pacche sulle spalle:

Siamo infatti gli unici disponibili a lasciare le poltrone. Se le nostre idee servono, ci siamo. Se le nostre idee non servono, tenetevi anche le poltrone. I populisti non si capacitano che esista un partito in cui due Ministre, Teresa e Elena, siano pronte a dimettersi se non viene dato ascolto alle nostre proposte. Quel partito, coraggioso e libero, è diverso da tutti gli altri: si chiama Italia Viva.

Renzi dichiara di agire per il bene dell’Italia, ma aprire una crisi di governo sull’avvio dell’inevitabile terza ondata della pandemia da COVID, mentre in sempre più Paesi ci si sta richiudendo in un nuovo lockdown, non significa esattamente agire per il bene dell’Italia. Renzi, e i due Ministri che lo imitano a pappagallo, non sembra più disposto a scendere a compromessi e ad ogni concessione da parte del governo fanno seguito, e lo stiamo vedendo da settimane, altre richieste.

Renzi e la perduta arte del compromesso

Le forze politiche al governo, e lo abbiamo visto in modo piuttosto confuso e plateale durante i 14 mesi di esperienza del governo gialloverde, devono inevitabilmente scendere a compromessi per evitare situazioni di stallo. Il Movimento 5 Stelle non saltava di certo di gioia sulla sedia mentre venivano approvati i decreti Sicurezza di Matteo Salvini, così come la Lega non stappava bottiglie di champagne mentre il Reddito di Cittadinanza diventava realtà. E lo stesso Partito Democratico non ha particolarmente gioito quando Renzi è uscito dalla porta ed è rientrato dalla finestra con un nuovo partito di cui essere, finalmente dal suo punto di vista, il leader assoluto.

Renzi vuole essere al centro dell’attenzione, gode nell’esserlo, e anche se alcuni suoi punti sono più che condivisibili, il modo in cui decide di affrontare le questioni è esattamente il motivo per cui i consensi sono impietosi con lui.

Matteo Renzi non vuole più poltrone di quelle che ha adesso, e questo lo abbiamo capito, ma vuole poltrone più rilevanti all’interno del governo, ruoli di maggior peso che vadano oltre l’Agricoltura e le Riforme Costituzionali e la situazione di vantaggio in cui si sta trovando, con un governo coi numeri talmente risicati da essere sufficiente un partito come Italia Viva per farlo crollare, rappresenta per lui l’occasione perfetta per tentare di risalire di rilevanza.

Renzi e la prospettiva di Italia Viva al voto

Italia Viva, però, teme le urne tanto quanto le teme in questo momento il Movimento 5 Stelle. In caso di voto anticipato è chiaro a tutti che sarà il centrodestra a trionfare e in quel caso i numeri risicati di Italia Viva non saranno necessari per la formazione di un nuovo governo. E Renzi finirebbe all’opposizione. Ma non è affatto scontato che, in caso di un nuovo tentativo di governo senza passare dalle urne, Italia Viva sia così rilevante. In tanti sono saliti a bordo del carrozzone di Italia Viva di fronte alla prospettiva di arrivare subito al governo senza passare per gli anni di “gavetta” tra elezioni e spintoni per ottenere consensi.

Renzi non vuole finire nel dimenticatoio e possibili nuove elezioni rischiano di condannarlo proprio a quella sorte.

La buona notizia è che, in un modo o nell’altro, questa sceneggiata dovrebbe chiudersi nel giro di poche ore, e le reali intenzioni di Matteo Renzi si paleseranno in modo ben più evidente di quanto non lo siano oggi.

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