De Luca: “Sciacallaggio contro la sanità della Campania”

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dice no all’invio dell’esercito e chiede medici al governo centrale tramite Facebook

12 Novembre 2020 19:20

Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, non ci sta. Nonostante le notizie provenienti dalla Campania siano allarmanti e nonostante lo stesso governatore avesse paventato il 23 ottobre scorso il lockdown totale della regione, il presidente della Regione non vuole sentir parlare di esercito e Protezione Civile. Da giorni ormai si assiste a scene di pazienti curati in macchina davanti i pronto soccorso di Napoli e altre province campane, mentre la notizia del paziente positivo al Covid deceduto in un bagno del Cardarelli ha aumentato le attenzioni del Ministero della Salute e del governo stesso sulla regione di De Luca. Il governatore, accusato anche dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, di aver fallito su tutta la linea, oltre che dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, si difende tramite un post pubblicato su Facebook.

De Luca: “In Campania nessun ospedale da campo”

“Continua lo sciacallaggio contro la Campania – accusa il governatore rieletto da poco tramite il proprio profilo ufficiale – Prosegue una intollerabile campagna contro la sanità della Campania. Si sta diffondendo la notizia che l’Esercito verrà a montare un ospedale da campo nella nostra regione. Nessun ospedale da campo verrà in Campania. L’unica nostra richiesta è da tempo l’invio di medici, e da questo punto di vista le risposte non sono arrivate. Il resto è sciacallaggio”.

Sanità campana: mancano 14mila dipendenti

A quanto pare, però, mancano le strutture oltre che i medici e quelle esistenti non sembrano essere pronte, dopo 9 mesi di pandemia, per curare i malati di coronavirus, spesso inseriti in reparti assieme ai ricoverati per altre patologie. De Luca respinge le accuse al mittente e se la prende prevalentemente con Roma: la sua richiesta sarebbe stata un mese fa di 600 medici e 800 infermieri, ma a suo dire sarebbero giunti in regione solo 7 dottori. Il deficit di personale sanitario della Campania, però, sarebbe molto più marcato: mancherebbero addirittura 14mila dipendenti.

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