Covid, record di contagi in Germania, mai così tanti: la seconda ondata investe l’Europa

La seconda ondata sferza l’Europa tra coprifuoco, chiusure anticipate dei locali e ipotesi di nuovi lockdown. Londra: quarantena per chi arriva dall’Italia

16 Ottobre 2020 11:32

Record di contagi in Germania. L’allarme lanciato dall’Oms sulla seconda ondata di Covid-19 in Europa trova ogni giorno nuove conferme. I paesi più colpiti restano Francia, Gran Bretagna e Spagna ma i contagi crescono anche a Roma (ieri sopra quota 8mila) e a Berlino. Nel paese teutonico nelle ultime 24 ore si registra un nuovo picco giornaliero di contagi da coronavirus.

Record di contagi in Germania: oltre 7300 casi

Parliamo di 7.334 nuovi casi, dato mai raggiunto prima dall’inizio della pandemia, secondo il bollettino diffuso dal Robert Koch Institute che registra nell’ultimo giorno anche altri 24 decessi legati al Covid, per 348.557 contagi totali e 9.734 morti da inizio emergenza sanitaria. I pazienti in terapia intensiva sono 655, 329 hanno bisogno del respiratore. Tra le contromisure prese dal governo, la chiusura dei locali alle 23.

Regno Unito: quarantena per chi arriva dall’Italia

In Francia i dati comunicati ieri sera dalle autorità sanitarie mostrano la gravità della situazione: 130 nuovi focolai, 30.621 persone positive e 88 morti registrati in 24 ore. Sono 33.125 le vittime totali da inizio epidemia. A Parigi e altre città è stato dichiarato il coprifuoco dalle 21.00.

Intanto il Regno Unito – dove alcune regioni sono già in blocco e ieri sono stati registrati 18.980 nuovi contagi e 138 morti (43.293 i decessi totali) – ha deciso che da domenica chi rientra nel paese dall’Italia, dal Vaticano o da San Marino, dovrà sottoporsi a una quarantena fiduciaria di 14 giorni. Boris Johnson non esclude un nuovo lockdown totale, nel periodo delle feste natalizie.

Ipotesi di nuovo lockdown anche in Italia

Lockdown che ora anche il premier Giuseppe Conte non esclude a priori neanche per l’Italia (“molto dipenderà dal comportamento di tutti”), anche qui sfruttando la chiusura delle scuole prevista per il periodo natalizio. Un reset del sistema di 15 giorni per poi ripartire con maggiore sicurezza.

Proprio il rigido lockdown dell’Italia è quello che ci ha salvato fino all’estate e ci fa stare ancora oggi meglio di diversi vicini europei, dice il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza: “Abbiamo fatto molto bene fino all’estate, quando poi sono stati commessi sbagli che, per la natura precipua del virus che non perdona e i cui effetti si misurano dopo settimane, stiamo pagando ora”.

Infatti “in Francia e in Spagna hanno riaperto molto prima, a maggio, a giugno ed ecco che la situazione è peggiorata prima di quanto è accaduto da noi. Israele sta malissimo perché dopo aver gestito una fase molto buona ha sbracato su tutto”. Due i “detonatori” estivi secondo Ricciardi: “La mobilità dei ragazzi nel Paese e all’estero e gli assembramenti nelle discoteche”, chiuse il 17 agosto.

Alla luce del balzo dei contagi in Italia, il timore è che il nuovo Dpcm sia già vecchio, nel senso che le ultime misure prese potrebbero non bastare a contenere la diffusione del virus. Dalle parti di Palazzo Chigi si lavora già a un nuovo decreto.

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