Zaia: “Sul Covid basta negazionismi”. Bassetti: “Virus ingigantito”

Il governatore veneto attacca i negazionisti del coronavirus. Ma per il primario del San Matto di Genova le istituzioni stanno terrorizzando i cittadini

9 Novembre 2020 11:57

Il governatore del Veneto, il leghista Luca Zaia, difende dagli attacchi gratuiti il governo impegnato a fronteggiare la violenta seconda ondata di Covid-19 in Italia. Zaia si distingue così dallo stato maggiore dello stesso Carroccio e in particolare dal leader Matteo Salvini.

A studio 24 su Rainews24 il presidente veneto stamattina dice: “Inutile fare i negazionisti e pensare sempre piove governo ladro perché il virus c’è”. Il governatore mette in guardia dall’avere comportamenti irresponsabili, atteggiamento che come sottolineato dal consulente del ministro della Salute Walter Ricciardi, rende correi nella diffusione del virus.

“Abbiamo oltre 1.500 ricoverati, almeno 202 in terapia intensiva. Non abbiamo ancora i picchi di marzo, però è pur vero che tensione ce n’è. La salute viene prima di tutto. Ho l’impressione che c’è qualcuno che vive un’altra realtà sul fatto che c’è un sistema sanitario in crisi” spiega Zaia.

Eppure secondo il professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova: “Il Covid è stato ingigantito: è il panico e la paura di finire intubato o di morire che fa esplodere il sistema sanitario, non i malati. Se ricevo cento telefonate al giorno da chi non sta male, come curo i malati veri?” dice l’esperto a Libero.

Secondo Bassetti: “La comunicazione è stata sbagliata. Terrorizzare le persone può aiutare a farle stare in casa, ma a livello ospedaliero gestire una popolazione nel panico genera solo caos. Se oggi le strutture sanitarie rischiano il collasso è anche perché sono assediate da migliaia di persone asintomatiche o poco sintomatiche che si potrebbero tranquillamente curare a casa che invece prendono d’assalto i pronto soccorso, intasano i centralini degli ospedali, fanno perdere tempo ai medici. E tutto avviene perché sono state spaventate dalle istituzioni, che avrebbero invece dovuto tranquillizzarle”.

Ecco cosa bisognerebbe invece comunicare secondo Bassetti: “Andava detto che il Corona sta facendo danni enormi ma che la maggioranza dei positivi è asintomatica o poco sintomatica e che il virus ha una letalità inferiore all’1% e fa male soprattutto a pazienti anziani e con la salute già compromessa”.

Ma perché muoiono allora anche giovani? “Perché è una brutta infezione e concorrono tanti fattori: la genetica, le condizioni di salute, lo stato delle difese immunitarie nel momento del contagio, la carica virale introiettata. Ma già prima della comparsa del Covid, la polmonite contratta fuori dall’ospedale era la quinta causa di morte nel mondo, e uccideva anche cinquantenni e bambini”.

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