Governo, dal veto all’alleanza Pd-Lega. Zingaretti: “Spirito unitario porterà a grandi vittorie”

L’apertura di Salvini ha creato qualche malumore nel Pd, ma Zingaretti rilancia: “Si apre fase nuova, non c’è dubbio: vedremo le coerenze”

7 Febbraio 2021 16:04

“Mai dire mai”. Sembra questa la frase da dover usare con costanza quando si parla di politica, soprattutto quando è in corso una crisi di governo. Negli anni abbiamo sentito, da parte di moltissimi personaggi di ogni colore politico, la frase “Mai con…”, e come spesso accade viene puntualmente smentita. Ad arricchire questa collezione adesso è lo slancio della Lega che non vuole restare fuori dal nuovo governo che sta disegnando Mario Draghi. Una scelta, quella del partito di Matteo Salvini che ha creato diversi imbarazzi nel Partito Democratico.

Il primo a cercare di ricomporre la situazione è stato il senatore Alessandro Alfieri: “In un anno e mezzo di governo, siamo riusciti a far emergere la parte meno populista dei 5 stelle. Sono scettico, ma anche la Lega potrebbe cambiare”. Quest’oggi è invece stato il segretario dem Nicola Zingaretti ad esporsi sulla questione e dire la sua sulla costruzione del nuovo Governo:

“Non c’è dubbio che è una novità – ha spiegato Zingaretti a Mezz’ora in più su Rai3 –  Matteo Salvini ha dato ragione al Pd, non ci siamo scostati da noi. Tutti possono riconoscere che l’idea di risolvere i problemi distruggendo l’Europa era fallimentare. Si apre una fase nuova, non c’è dubbio: vedremo le coerenze. Ho visto scricchiolare il progetto politico per cui il nuovo era un attacco alle democrazie occidentali e la morte dell’Europa”.

Zingaretti ha poi aggiunto: “Nel 2018 eravamo la forza politica al tramonto e più marginale nel bipolarismo Lega-M5Ss, oggi siamo un punto di riferimento nella costruzione di questa operazione di governo a cui collaboriamo. Tra qualche settimana, o mese voteranno milioni di italiani nelle più grandi città. Portiamo una forza unita e unitaria, con le alleanze civiche competitive ovunque. Lo spirito unitario porterà a grandi vittorie”.

Dal canto suo Matteo Salvini sa di aver spiazzato il Pd da quando ha chiarito la sua posizione sul governo Draghi. Il leader della Lega è pronto a sostenerlo senza veti e condizioni. Una “conversione europeista” che Salvini ha spiegato così a “Il caffè della domenica” su Radio 24.

Non ho frequentazioni assidue con il Pd ma le avremo. Lascio agli altri le etichette: fascista, comunista, europeista, io sono una persona pragmatica e concreta. Se con il professor Draghi si può parlare di taglio delle tasse per far respirare le persone e le imprese, io ci sto. Noi siamo mani, piedi, cuore e cervello in Europa ma naturalmente voglio un’Europa che difenda le imprese e l’agricoltura italiana. Io non faccio partire un governo per vendetta nei confronti di qualcuno e per togliermi soddisfazioni personali, io spero che si sommino i voti di tutte le forze che daranno vita a questo governo.

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