Covid, Ranieri Guerra: “Prime dosi del vaccino a fine anno? È verosimile”

Il vice dg dell’Oms e componente del Cts considera verosimile l’annuncio fatto ieri dal ministro degli Esteri

12 Ottobre 2020 09:53

Il vaccino contro il coronavirus, sicuro ed efficace, arriverà prima della fine dell’anno. Così ha annunciato ieri il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando di prime dosi in arrivo a fine 2020 e di prime vaccinazioni a partire dal 2021.

“Entro la fine dell’anno, grazie all’accordo con Oxford University, avremo le prime dosi del vaccino e dall’inizio dell’anno prossimo inizieremo le vaccinazioni. Finalmente avremo uno strumento pre fronteggiare il virus. Dobbiamo riuscire ad affrontare la primavera con fiducia” ha detto il ministro a Mezz’ora in più, aggiungendo che non ci sarà un nuovo lockdown totale: “L’Italia non se lo può permettere”.

Prime dosi del vaccino, Guerra conferma le parole di Di Maio

Di prime dosi del vaccino disponibili entro fine anno ha parlato stamattina a Radio Capital anche Ranieri Guerra, vice direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts) che supporta il governo.

L’ipotesi secondo Guerra è “verosimile perché c’è uno dei vaccini che ha concluso la fase sperimentale” mostrando che “il vaccino oltre ad essere innocuo è anche efficace. È stato preparato il dossier e trasmesso già da 10 giorni al Regolatorio del farmaco; immagino che la procedura avverrà in modo molto rapido. Se l’autorizzazione sarà concessa, poi sarà esclusivamente un problema industriale, di diffusione commerciale”.

Per quanto riguarda le prossime mosse: “C’è un documento preparato dal Cts preparato che si basa su diversi scenari possibili ma oggi la situazione è ancora abbondantemente sotto controllo. E le nuove misure che il governo si appresta a disporre” servono “contro il rischio di una diffusione comunitaria che non c’e’ ancora. Ancora i focolai sono ristretti, individuati e contenuti”.

Riduzione quarantena da 14 a 10 giorni

Sulla riduzione della quarantena da 14 a 10 giorni Guerra spiega che è stata decisa perché è “cambiato l’accumulo delle evidenze scientifiche che abbiamo. Abbiamo l’evidenza che la percentuale di rischio, anche di chi resta positivo, diminuisce drasticamente. E poi c’è il tampone”.

Per quanto riguarda l’uso della mascherina, obbligatoria per chi fa attività motoria non per chi fa attività sportiva come chiarito dal Viminale, Ranieri Guerra precisa: “può aiutare molto se viene indossata da tutti e in maniera corretta. Quando ci si incontra faccia a faccia la protezione è molto elevata se entrambi la indossano, se uno dei due invece non la indossa, la protezione si riduce, se nessuno la indossa è probabile il contagio”.

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