Vaccini, De Luca contro il governo: “Non procederemo per fasce d’età”. Ma Figliuolo lo stoppa

Scontro tra il presidente della Regione Campania e il Governo sulla campagna vaccinale. L’idea di De Luca è quella di replicare il modello greco sulle isole

12 Aprile 2021 17:51

L’obiettivo è dare respiro alle categorie economiche, il turismo ha la priorità. Vincenzo De Luca detta la strada che intende seguire la Regione Campania sulla campagna vaccinale. Mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione, poi pensare immediatamente alle attività economiche. “La Campania è stata una regione tra le più rigorose d’Italia – ha detto De Luca – , ma una cosa è il rigore altro è la stupidità. Ho appena finito di parlare con il commissario Figliuolo al quale ho detto che una volta completati gli ultra ottantenni e i fragili noi non intendiamo procedere per fasce di età“.

IL PIANO VACCINAZIONE

Durante l’inaugurazione dello sportello Spazio Lavoro di Confindustria a Benevento, De Luca ha aperto un nuovo scontro con il Governo: “Dedicheremo la struttura pubblica a curare i fragili e le persone anziane ma lavoreremo anche sui settori economici perché se decidiamo di andare avanti solo per fasce di età, quando avremo finito le fasce di età l’economia italiana sarà morta“. Dunque le attività produttive in primis nella somministrazione dei vaccini: “Dobbiamo privilegiare un comparto importante dell’economia che è quello turistico e non possiamo vaccinare ad agosto“. Nei piani di De Luca le strutture pubbliche proseguiranno la campagna vaccinale per anziani e fragili, “ma ci sarà un’altra parte delle strutture pubbliche che si impegnerà a vaccinare un’altra parte dei settori economici“.  “Abbiamo bisogno di tutelare la salute ma anche di dare il pane alla gente – ha aggiunto il governatore – La nostra linea è diversa da quella che ha scelto il Governo: tutela delle persone fragili, ma anche rilancio delle attività economiche“.

E al centro del suo progetto ci sono le isole turistiche di Ischia, Capri e Procida. L’idea è quella di replicare in Campania il modello greco dove si punta all’immunizzazione delle isole.

Bisogna partire dalle Isole e dalla fascia costiera, dove ovviamente abbiamo una dimensione limitata e le persone sono poche decine di migliaia, quindi la vaccinazione si fa rapidamente. E poi Ischia, Capri e Procida sono dei marchi turistici di valore mondiale, che quindi trainano tutto il turismo della Regione e anche dell’Italia.

A concludere la minaccia di uno strappo istituzionale, ovvero di non partecipare più alla Conferenza Stato-Regioni.

Dobbiamo superare lo scandalo della mancata consegna dei vaccini – insiste De Luca – Ho appena comunicato a Figliuolo che se per aprile non arrivano in Campania i 200mila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei 3 mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose e intanto non parteciperemo più alle riunioni della Conferenza Stato-Regioni, perché non intendiamo più essere presi in giro

IL GOVERNO: “NO A DEROGHE”

Immediata la replica del commissario per l’emergenza Covid, Francesco Figliuolo:Ribadiamo che la campagna vaccinale deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che la regolano“. Anche il neo presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha cercato di arginare “l’offensiva” di De Luca. Queste le sue parole a Un Giorno da Pecora su Radio 1.

Ho un buon rapporto con De Luca che legittimamente propone la sua tesi e poi bisogna arrivare a una sintesi. Sui vaccini dobbiamo utilizzare il metodo più oggettivo ed egualitario possibile a livello nazionale, altrimenti poi si creano tensioni sociali che difficilmente gestiamo.

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