Stati Uniti, continuano i ritardi nella distribuzione dei vaccini J&J

Ancora una diminuzione nel numero di dosi Johnson & Johnson che gli USA erogheranno agli stati. Finora il 19% degli abitanti è stato totalmente vaccinato

8 Aprile 2021 14:22

Il governo degli Stati Uniti assegnerà quasi l’85% in meno di vaccini Johnson & Johnson agli stati la prossima settimana. Questo è quanto emerge dai dati dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Saranno assegnate solo 785.500 dosi di J&J, rispetto ai 4,95 milioni di dosi di questa settimana. Dunque, continuano i ritardi dopo che nei giorni scorsi nello stabilimento di Baltimora, a causa di un errore umano, sono  state rovinate 15 milioni di dosi di vaccino J&J. A dare la notizia fu il New York Times citando fonti federali. I lavoratori avevano accidentalmente fuso gli ingredienti dei vaccini diverse settimane fa, costringendo le autorità di regolamentazione a ritardare l’autorizzazione delle linee di produzione dell’impianto.

LA DISTRIBUZIONE NEGLI STATI UNITI

Johnson & Johnson ha ribadito che prevede di consegnare 100 milioni di dosi al governo entro la fine di maggio. Secondo i dati del CDC, la California è il principale destinatario del vaccino J&J, seguita da Texas e Florida. La dotazione di vaccini per la California è diminuita di circa l’88%, e per la prossima settimana è destinata a ricevere solo un massimo di 67.600 dosi. Numero che è destinato addirittura a scendere. Un funzionario sanitario della California ha detto a Reuters che a partire dal 18 aprile verranno assegnate allo stato solo 22.400 dosi del vaccino J&J.

Gli Stati Uniti rientrano tra le nazioni che hanno vaccinato di più dopo Israele, Regno Unito, Cile ed Emirati Arabi. Al 6 aprile il 19% degli abitanti è stato vaccinato, mentre il 32,7% ha ricevuto almeno una dose. In totale le dosi somministrate sono 168.592.075, mentre le prime ammontano a 108.301.234. Sono 63.016.976 le persone completamente vaccinate.

GLI ALTRI PAESI

Il governo spagnolo ha limitato la somministrazione di AstraZeneca alle persone con più di 60 anni e la ministra della sanità, Carolina Darias, ha dichiarato che si sta valutando di approvare l’uso di una seconda dose diversa rispetto alla prima. Il 13,1% degli abitanti ha ricevuto almeno una dose, mentre solo il 6,2%  è stato totalmente vaccinato. In Francia c’è stata un’accelerazione con la campagna vaccinale solo verso la fine di febbraio. Il 13,7 per cento dei francesi ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 4,6% degli abitanti ha completato il ciclo vaccinale. In Germania il 12,6% degli abitanti ha ricevuto almeno la prima dose del vaccino e solo al 5,4 per cento è stato somministrato anche il richiamo. Nel Regno Unito tempi sicuramente più ristretti, anche se ha puntato maggiormente sulla somministrazione della prima dose a più persone possibili. L’ha ricevuta il 46% degli abitanti, ma solo l’8% della popolazione è stata vaccinata completamente.

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