Salvini apre ad un “governo ponte”. Meloni: “Sono stupita. Vuole tornare con M5S?”

La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni non ha reagito benissimo all’apertura di Matteo Salvini alla formazione di un governo di transizione.

13 Dicembre 2020 10:25

È una Giorgia Meloni stupida e incredula quella che commenta l’ultima mossa del leader della Lega Matteo Salvini in un momento in cui i sondaggi danno Fratelli d’Italia in continua crescita a discapito anche del gradimento della Lega. Eppure Salvini, ad oggi convinto di essere il leader indiscusso del centrodestra, continua a fare annunci senza tenere in considerazione gli altri due leader della coalizione, da Meloni a Berlusconi.

Ieri Matteo Salvini si è detto pronto a collaborare per un governo di unità nazionale per accompagnare il Paese al voto non appena sarà possibile:

Dare una mano agli italiani sempre e comunque, accompagnare il Paese a nuove elezioni con un governo serio? Noi ci siamo.

Quel “noi ci siamo”, però, sembra riferirsi soltanto alla Lega, non al resto del centrodestra. E oggi Meloni, dalle pagine del Corriere Della Sera, spiega come ha reagito all’annuncio di Salvini. Non benissimo:

Sono abbastanza stupita. È un momento troppo grave per potersi permettere tatticismi esasperati o fughe in avanti. Serve grande responsabilità, da parte di tutti. […] Trovo un po’ anomalo che – nello stesso giorno in cui noi leader del centrodestra ci sediamo a un tavolo per coordinare le posizioni – senza avvertirci, prima si facciano aperture a un governo nel quale si prende in considerazione l’ipotesi di siglare un nuovo patto con Pd o M5S con l’obiettivo di far fuori Conte per siglare un nuovo patto tra Pd e M5S, e contemporaneamente si annunci un colloquio con lo stesso Conte.

Un patto con PD e M5S per Matteo Salvini?

Salvini, ha spiegato Meloni, sarebbe “caduto nella trappola” che da mesi il centrodestra starebbe evitando:

Per la coalizione è stato un passo indietro. Proprio nel momento in cui il centrodestra mostra compattezza sul Mes, supera divisioni interne, si presenta compatta per ottenere ascolto e risultati su proprie proposte nella lotta contro il Coronavirus, perché aprire a un colloquio in solitaria con Conte, facendo il gioco della maggioranza, che ha come unica intenzione quella di dividerci? È da mesi che tentano di farlo e finora non siamo mai caduti nella trappola.

È evidente che Salvini è andato a ruota libera in questo caso. O meglio, se non lo stesso Salvini la macchina che ne decide ogni suo spostamento o presa di posizione. Meloni certamente non è stata interpellata prima di quelle dichiarazioni uscite dal nulla e a chi gli fa notare che il leader della Lega potrebbe aver agito per “tatticismo esasperato“, Meloni parla chiaro:

Leadership non è tattica, ma visione politica, coerenza, chiarezza, non posizioni altalenanti. Quello che ha portato FdI a crescere, come la stessa Lega quando ha interpretato una linea decisa, e Matteo lo sa bene. Dividendosi non si rafforza nessuno, né la coalizione né il leader del partito maggiore della coalizione.

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