Recovery Fund, Renzi torna alla carica e minaccia la crisi di governo

La tregua è già finita. Matteo Renzi in conferenza stampa presenta il piano di Italia Viva sul Recovery Fund e minaccia ancora la crisi.

28 Dicembre 2020 20:01

La tregua è durata pochi giorni, giusto il tempo del Natale, a dimostrazione del fatto che l’oggetto del contendere non era affatto la task force ipotizzata dal premier Conte per il Recovery Plan: il leader di Italia Viva Matteo Renzi è tornato all’attacco minacciando ancora una volta la crisi di governo e dicendosi pronto a ritirare i due ministri di IV al governo.

Ripetendo quanto già annunciato nel corso del duro intervento al Senato di pochi giorni fa, Renzi si è collegato in diretta Facebook dal Senato per criticare apertamente il Recovery Plan predisposto da Conte, la serie di progetti in cui saranno impiegati i fondi in arrivo dall’Unione Europeo:

Pensiamo che il piano predisposto dal presidente del Consiglio manchi di ambizione, sia senz’anima, si vede che non c’e’ un’unica mano che scrive. È un collage talvolta raffazzonato di pezzi di diversi ministeri. Si vede la mano burocratica di chi mette insieme i pezzi.

Manca l’anima, secondo Renzi, e Italia Viva è pronta a fornire la soluzione. Quattro i settori su cui Renzi vorrebbe puntare – Cultura, infrastrutture, ambiente e opportunità – ma il leader di IV non è certo che il premier voglia discutere di contenuti col nuovo partito nato da una costola del PD e sempre più vicino alle posizione della destra Italiana.

In diretta dal Senato

Conferenza stampa di presentazione del progetto di Italia Viva per il Recovery Plan

Posted by Matteo Renzi on Monday, December 28, 2020

Recovery Plan, Renzi pronto alla crisi di governo

Col solito tono da sbruffoncello che gli impedisce di acquisire consensi nonostante i disperati tentativi, Renzi nel corso della sua conferenza stampa ha spiegato di aver letto in modo approfondito il piano di Conte e di aver identificato almeno 61 punti critici che saranno discussi mercoledì prossimo col Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Mercoledì mattina, infatti, una delegazione di Italia Viva si recherà da Gualtieri con tutte le note al piano e proverà un confronto. Se da parte di Gualtieri, e quindi del Presidente del Consiglio Conte, non arriverà un’apertura ad accogliere i suggerimenti di Italia Viva, Renzi è pronto a staccare la spina.

I ministri di Italia Viva pronti a dimettersi

Renzi ripete quasi a pappagallo quanto già ribadito nei giorni scorsi, prima della breve tregua raggiunta dopo il faccia a faccia tra la Ministra Bellanova e il premier Conte sulla task force:

Quando parlo di qualche settimana dico che non può tirare troppo sulle lunghe, se c’è l’accordo bene, si va avanti, se non c’è l’accordo è evidente che faranno senza di noi e le ministre si dimetteranno. Non siamo alla ricerca di poltrone ma di idee.

Renzi resta nell’ombra e manda avanti le due Ministre Bonetti e Bellanova e i capigruppo Faraone e Boschi, prontamente istruiti su quello che dovranno dire al Ministro Gualtieri:

Con questa delegazione presenteremo 61 punti su cui al momento non siamo d’accordo delle 103 pagine di Next generation Eu. Dico ‘al momento’ perché chiederò ai parlamentari di Iv di indicare eventuali ulteriori suggerimenti. Andremo combattivi come sempre.

La crisi, ancora una volta, è dietro l’angolo e Renzi, anche stavolta, sceglie la strada più plateale per annunciarlo e preavvisare il premier Conte di quello che potrebbe succedere se le proposte di Italia Viva non saranno accolte.

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