Nuova variante Covid, Speranza: “Rischio che arrivi in Italia c’è. Abbiamo avviato tutte le verifiche del caso”

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha parlato della nuova variante del Covid e ha detto che l’Italia ha già avviato le sue verifiche.

20 Dicembre 2020 16:23

Nel giorno in cui il mondo comincia a preoccuparsi della nuova variante del Covid annunciata qualche giorno fa dal Premier britannico Boris Johnson, il ministro della Salute italiano Roberto Speranza è intervenuto a “Mezz’ora in più” su Raitre per parlare del nuovo ceppo del coronavirus e ha detto:

Il rischio che la variante di covid della Gran Bretagna arrivi c’è, il virus è arrivato qui dalla Cina… per questo abbiamo già avviato tutte le verifiche del caso e stiamo controllando cosa avviene nel nostro Paese. Stiamo per fermare i voli da tutto il Regno Unito dopo l’individuazione della nuova variante del virus. La battaglia è ancora lunga.

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Il governo italiano si sta muovendo per formalizzare lo stop di tutti i voli da e verso il Regno Unito annunciato qualche ora fa dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Intanto Speranza ha spiegato su questo punto:

È una scelta che abbiamo deciso di assumere dopo un confronto con i nostri scienziati. Ho sentito anche il ministro inglese, è una misura precauzionale. Una variante del virus è stata riscontrata in Gran Bretagna, il ministro inglese ha detto che la capacità di diffusione è quasi del 70% superiore. Abbiamo deciso di fermare i voli, misure simili verranno prese da altri paesi nelle prossime ore. I nostri scienziati dovranno approfondire, per ora abbiamo solo un contatto con il governo inglese e con l’Oms. La maggiore capacità di diffusione rende ancora più importanti le misure adottate negli ultimi giorni.

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Poi Speranza ha detto ancora:

La battaglia è complicata, non possiamo pensare che sia vinta. La scienza sta facendo un lavoro straordinario, abbiamo ancora bisogna del massimo rigore e della massima attenzione. Sappiamo che il virus è più veloce nel propagarsi, non sembra fare maggiori danni sull’individuo. Ma un virus che si propaga più rapidamente può provocare più contagiati e questo resta un problema molto serio da affrontare. Dalle primissime informazioni sembra che i vaccini possano funzionare ugualmente anche su questa variante, ma servono informazioni più solide.

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