Napoli: notte di guerriglia urbana contro le chiusure di De Luca

All’ora in cui scatta il coprifuoco la folla ha iniziato a lanciare petardi e oggetti: guerriglia urbana a Napoli, ecco cosa è successo

24 Ottobre 2020 10:37

Scene di guerriglia urbana a Napoli dove ieri sera una folla di persone, organizzatasi via social, si è radunata intorno al palazzo della Regione per protestare contro le nuove misure restrittive e il lockdown totale annunciato dal governatore Vincenzo De Luca per contenere l’epidemia di coronavirus in Campania.

Una troupe di SkyTg24, che non stava facendo altro che il suo lavoro, cioè raccontare cosa stava accadendo in diretta, è stata aggredita, con il giornalista Paolo Fratter attaccato alle spalle da alcune persone proprio mentre era in collegamento con lo studio.

Guerriglia urbana a Napoli contro l’ordinanza De Luca

La vera e propria guerriglia urbana a Napoli è scattata quando il corteo di persone che protestava contro le misure anti Covid tra il lungomare di via Partenope e via Santa Lucia, quest’ultima alle spalle della Regione, è entrato in contatto con le forze dell’ordine, in assetto antisommossa, riuscendo a forzare il blocco che conduceva fin sotto al palazzo della Regione.

All’ora in cui parte il coprifuoco, alle 23 secondo l’ordinanza regionale, la folla ha iniziato a lanciare petardi, bottiglie e altri oggetti contro la polizia: gli agenti hanno dovuto rispondere con azioni di alleggerimento e lacrimogeni. Alcuni cassonetti della spazzatura sono stati usati come barriera di sbarramento dai manifestanti e quindi dati alle fiamme.

Bombe carta contro la polizia e cassonetti incendiati

Tra i manifestanti più esagitati, quasi tutti con il viso coperto dalle mascherine, un gruppo si è staccato dalla folla iniziando a lanciare bombe carta contro la sede della Regione Campania, con un cassonetto della spazzatura andato a fuoco. Anche una camionetta dei carabinieri è stata colpita.

“Tu ci chiudi, tu ci paghi” recitava uno striscione dei manifestanti indirizzato al governatore De Luca. “A salute è a prima cosa ma senza soldi non si cantano messe. Stop affitti, tasse e utenze” si leggeva su un altro.

Il questore di Napoli Alessandro Giuliano ha commentato così la guerriglia urbana a Napoli: “Questa notte abbiamo assistito a veri e propri comportamenti criminali verso le forze dell’ordine. Nessuna condizione di disagio, per quanto umanamente comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza”.

Morra: “Clan registi della protesta”. Due arresti

Secondo il presidente della commissione parlamentare Antimafia, senatore Nicola Morra, dietro i disordini di ieri c’è la regia della camorra: “Ieri sera a Napoli, nell’irrazionalità di tante persone evidentemente inconsapevoli di quanto stavano facendo, c’era anche una sapiente regia. Accertata la presenza reale di uomini dei clan della Pignasecca, del Pallonetto e dei Quartieri Spagnoli. Pur non essendoci fisicamente, c’erano anche con le loro ‘fesserie’ tutti coloro che hanno sempre e soltanto ostentato sprezzo per le evidenze che la realtà ci ha offerto in tutti questi mesi”.

Intanto si apprende che la polizia ha arrestato due 32enni di Vasto in merito alla notte di caos nei pressi della sede della Regione Campania. Gli arrestati, vecchie conoscenze delle forze dell’ordine (per spaccio di droga e porto di armi improprie), sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

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