Mattarella annuncia: “Sono vecchio, tra 8 mesi mi posso riposare”
Il presidente della Repubblica dice no ad un secondo mandato: “Sapevo quanto era impegnativo il compito quando mi hanno eletto al Quirinale”
Un secondo mandato, no grazie. Sergio Mattarella ha annunciato quest’oggi che non ci sarà un “bis”. “Tra otto mesi potrò riposarmi. Sono vecchio”, queste le parole del presidente della Repubblica durante una visita nella scuola primaria di Roma Geronimo Stilton. “Quando mi hanno eletto al Quirinale – spiega il capo dello Stato – mi sono preoccupato perché sapevo quanto era impegnativo il compito. Ma due cose mi aiutano: ho chiamato intorno a me collaboratori molto bravi e il fatto che in Italia non c’è solo un organo che decide, ma tanti“.
Nei giorni scorsi erano arrivati numerosi appelli a Mattarella sia dal mondo della politica che della televisione. Oggi la chiusura. Poi rivolgendosi ai più piccoli ha detto:
La legge più importante è la Costituzione che contiene molte indicazioni: l’art 2 parla dei diritti inviolabili; subito dopo l’art 3 indica il valore dell’uguaglianza e questo è il diritto principale. Siamo tutti uguali di fronte alla legge, qualunque sia il colore della pelle, l’etnia, siamo tutti uguali. C’è una cosa che ci l’ha ricordato la pandemia, con tutti costretti a indossare le mascherine: siamo tutti uguali, questo è il fondamento dei diritti, l’uguaglianza dei cittadini. Aiutarsi vicendevolmente è molto importante, vale ovunque, vale in un grande Paese come l’Italia. Se ci si aiuta vicendevolmente si vive meglio, si sta meglio. Ma da grandi questo si dimentica. Vivere insieme significa che ognuno ha bisogno degli altri e quindi aiutarsi rende migliore la vita di tutti quanti.
SULLA PANDEMIA E I VACCINI
Il presidente della Repubblica si è soffermato sulla pandemia che ha caratterizzato l’ultimo anno a livello mondiale e sulla campagna vaccinale, l’arma per sconfiggere il coronavirus.
La pandemia ci ha ricordato che siamo tutti uguali. C’è una cosa triste che ce l’ha ricordata in quest’ultimo anno ed è la pandemia. Portiamo tutti la mascherina: bambini e vecchi come me, ricchi e poveri, maschi e femmine. Tutti, perché questa malattia così grave ci ha ricordato che siamo tutti uguali. Questo è il fondamento dell’uguaglianza tra i cittadini. Adesso i vaccini hanno iniziato a sconfiggere il virus, ma nei mesi scorsi, mentre noi eravamo in casa, le forze dell’ordine erano in giro per garantire il rispetto delle regole e la nostra sicurezza. Nella vita della nostra Italia ci si aiuta, c’è un rapporto di collaborazione e ciò da senso alla nostra vita in comune.
SULLA SCUOLA
Mattarella ha ribadito l’importanza della scuola anche in questo periodo difficile: “Essere qui in questa scuola mi ha fatto pensare e voglio sottolineare una cosa: pensavo a come è importante aver riaperto le scuole, tutte le scuole, ed essere qui per sottolineare la ripresa della vita normale in Italia“.
LE PAROLE DI SALVINI
Non si sono fatte attendere le dichiarazioni di Matteo Salvini. Il leader della Lega ha espresso la sua preferenza per Mario Draghi come presidente della Repubblica al posto di Mattarella a fine del suo mandato: “Febbraio è lontano e non abbiamo candidati nostri“. Però è “certo che se il presidente Draghi si volesse proporre, avrebbe il nostro convinto sostegno“.
Poi la stoccata al Partito Democratico: “A differenza del Pd, che ha almeno dieci candidati di partito come presidente della Repubblica, noi aspettiamo il tempo dovuto e se Draghi ritenesse di fare quella scelta avrebbe il nostro convinto sostegno“.