Gregoretti, Salvini: “Toninelli non ricordava praticamente nulla, spero che ricordi dove abita”

L’ex ministro: “Toninelli con me firmava i divieti di sbarco e adesso voterà per cancellarli”. Conte sarà sentito il 28 gennaio: “Da lui voglio la verità”

12 Dicembre 2020 18:20

Sulla vicenda Gregoretti che oggi ha visto Matteo Salvini in aula a Catania, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà sentito il 28 gennaio, ma a Palazzo Chigi. Così ha deciso il gup Nunzio Sarpietro.

Oltre all’ex ministro dell’Interno Salvini, accusato di sequestro di persona, era presente in aula l’ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli. “Il senatore Toninelli non ricordava praticamente nulla, spero che ricordi almeno dove abita” ha attaccato dopo l’udienza Salvini, evidenziando i non ricordo in aula dell’ex ministro dei Trasporti, chiamato come testimone.

“Il ministro Toninelli con me firmava i divieti di sbarco, i decreti sicurezza e adesso voterà per cancellarli, ma non commento le sue parole. Lui ha una concezione della coerenza e della dignità personale” ha aggiunto l’ex capo del Viminale.

“Depositato video che coinvolge il governo”

Salvini era accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, che ha precisato come: “Il video in cui il premier Giuseppe Conte parla del governo e del ruolo dell’esecutivo nella decisione sugli sbarchi in Italia di migranti come idea condivisa è nella memoria difensiva già depositata agli atti del procedimento”.

A proposito del premier, Salvini si è detto curioso di capire cosa dirà: “Il 28 gennaio Palazzo Chigi si trasformerà in un tribunale, sarà la volta di Conte a essere interrogato, ha chiesto di trasferire Catania da lui. Sono curioso di sentire”.

Da Conte il segretario del Carroccio si aspetta la verità: “Dica quello che è successo, non mi aspetto complimenti o favori, o bugie ma la verità che, peraltro, ha già espresso diverse volte dicendo io ricollocavo e io facevo sbarcare. Mi aspetto che dica quello che è successo non barricandosi dietro dei tristi non ricordo come qualche mio collega ha fatto oggi”.

Nelle prossime settimane saranno sentiti anche i ministri degli Esteri e dell’Interno, Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese.

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