Covid: smart working e scaglionamento orari per alleggerire i trasporti

Il governo è al lavoro per alleggerire i trasporti pubblici: lo ha confermato il ministro della Salute, Roberto Speranza durante un’audizione in Parlamento

14 Ottobre 2020 09:54

Non c’è stato il tanto atteso intervento nel nuovo Dpcm, ma quello dei trasporti rimane un nodo fondamentale per il contenimento della pandemia. Durante l’ultimo Consiglio dei Ministri è stata avanzata l’ipotesi di chiudere le scuole superiori e passare alla didattica a distanza, ma il provvedimento non ha trovato il parere favorevole della ministra Azzolina e non se n’è fatto nulla. Sta di fatto che tra le nuove misure non può non esserci un provvedimento che riduca la presenze su autobus e metropolitane, in cui allo stato attuale delle cose è quasi impossibile mantenere il distanziamento.

Speranza: “Smart working e ingressi differenziati a scuola”

La questione trasporti è al momento tema di dibattito tra il governo centrale e le Regioni, anche se la soluzione non è stata ancora trovata. Lo conferma il ministro della Salute, Roberto Speranza, che stamane ha parlato durante un’audizione alla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza. “Quello del trasporto pubblico urbano è un tema vero: oggi c’è una riunione tra tutti gli assessori regionali ai Trasporti e i ministri competenti. Noi – continua il ministro – verificheremo le situazioni e le condizioni, al momento la mia opinione è che dobbiamo provare a lavorare soprattutto su due ambiti: favorire la possibilità di un rafforzamento dello smart working, che può essere ulteriormente implementata e utilizzata in questa fase; e provare ad incentivare e rafforzare ancora di più le differenziazioni di accesso e ingresso negli uffici pubblici e nelle scuole”.

Insomma, si sta studiando una formula per portare lo stesso numero attuale di studenti, a scuola in orari diversi, in modo da evitare assembramenti e l’affollamento dei mezzi. La didattica a distanza, conferma indirettamente Speranza, per ora non è un’opzione, se non nei casi di emergenza dettati da casi di positività nei singoli istituti. “Partirei da queste due strade, provando a non entrare immediatamente nelle questioni che riguardano la scuola, che è considerata dal governo una priorità assoluta. Tutto ciò che si può mettere in campo per affrontare il tema legittimo dei trasporti va fatto partendo da altro rispetto alla scuola. Poi – conclude – chiaramente l’evoluzione epidemiologica chiederà valutazioni in corso settimana dopo settimana”.

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