Conte: “Per le matricole universitarie didattica in presenza: serve il contatto umano contro la dispersione”

Giuseppe Conte spiega che per le matricole universitarie c’è la deroga alla Dad: per loro è importante il contatto umano per non disperdersi.

9 Novembre 2020 18:15

Se è vero che in Italia il problema delle dispersione universitaria è piuttosto serio, è altrettanto vero che questo è un anno molto particolare. Il Premier Giuseppe Conte però, oggi ha fatto un discorso sull’importanza della didattica in presenza per le matricole universitarie, un discorso che rischia di essere “superato” a breve, visto che molte regioni rischiano di essere trasformate in rosse e visto che si parla, addirittura, di un lockdown nazionale di un mesetto prima di Natale (e quindi da dichiarare entro pochi giorni).

Conte, però, oggi, partecipando a distanza alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Luiss, ha detto:

Abbiamo deciso una deroga nel vincolo della Dad per garantire agli studenti di primo anno di svolgere le lezioni in presenza. Dobbiamo garantire la presenza alle matricole delle Università perché per loro è decisivo il contatto umano essendo più esposti al rischio dispersione. Si apre una nuova stagione in cui il ruolo dell’università e della ricerca è fondamentale per accompagnare la società attraverso questi cambiamenti che stiamo vivendo. I nostri atenei mai come in questo momento sono chiamati a formare la classe dirigente.

Conte ha poi parlato, più in generale, di come il suo governo sta affrontando la seconda ondata di Coronavirus:

Il governo è impegnato a fronteggiare questa nuova ondata e resta impegnato sul piano di rilancio nel quale una attenzione primaria verrà assicurata alla formazione e alla ricerca. L’anno che ci aspetta non è semplice. Le pandemie ci sfidano in termini di resilienza ma anche di creatività. Ci dobbiamo preparare, proprio adesso, alla rinascita. Sembrano parole drammaticamente poco attuali ma io le pronuncio con la consapevolezza che, con l’impegno di tutti, riusciremo a tornare ad una vita più serena e a migliorare il nostro Paese.

E ha aggiunto:

Benché la virulenza della seconda ondata costringa l’Italia, come altri Paesi, a concentrare ogni sforzo per assicurare la capacità di tenuta del Sistema sanitario nazionale, il governo è impegnato nella predisposizione del piano di rilancio in cui l’attenzione primaria sarà data agli investimenti in formazione e ricerca. Sono certo che sapremo superare ancora un volta le difficoltà che la pandemia ci costringe ad affrontare per proteggere le persone più fragili e per proteggere il bene primario della salute.

Conte, dunque, ha accennato anche al problema economico che segue a quello sanitario, tuttavia quest’ultimo per ora è più grave e va affrontato con decisione. Per questo sono attese ulteriori strette nelle prossime ore.

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