Commissario Sanità Calabria: il governo “brucia” altri due nomi

Si è concluso con un nulla di fatto sulla nomina del commissario alla sanità calabrese l’ultimo consiglio dei ministri

25 Novembre 2020 09:10

L’ultimo consiglio dei ministri si è concluso con un nuovo nulla di fatto in merito alla nomina del nuovo Commissario alla Sanità Calabrese. Una questione che sta agitando e non poco le acque della maggioranza di governo e che non sta rappresentando una grande figura per tutto l’esecutivo e i partiti che lo sorreggono. Una maratona che sembrava essere vicina alla conclusione nella notte, ma secondo le indiscrezioni riportate dalle agenzie di stampa altri due nomi sarebbero stati definitivamente “bruciati”.

Commissario Sanità Calabria: saltano Mostarda e Varratta

Il candidato più accreditato nella serata di ieri era diventato Narciso Mostarda, direttore dell’Asl Roma 6, ma la sua candidatura sembra sia durata pochi minuti e non è chiaro se sia stato bocciato da un’ala del governo o se sia stato il diretto interessato a rinunciare. Stessa sorte è toccata poco dopo a Luigi Varratta, ex prefetto di Firenze e Reggio Calabria. Secondo quanto riferisce l’Adnkronos, un ministro del governo Conte 2, uscendo dal consiglio dei ministri si sarebbe lasciato andare ad una dichiarazione forte: “Questa nomina è ormai una maledizione”.

Sono già cinque i nomi “bruciati” dal governo in questa vicenda, perché dopo aver confermato e poi sollevato dall’incarico Saverio Cotticelli, il governo aveva incaricato il manager Giuseppe Zuccatelli, travolto mediaticamente da un video nel quale negava la necessità di indossare la mascherine durante la pandemia. Dimissionario su richiesta del ministro Roberto Speranza, a Zuccatelli sarebbe dovuto succedere l’ex rettore Eugenio Gaudio, che nel giro di poche ore ha dovuto rinunciare per questioni di famiglia (la moglie, disse, non voleva trasferirsi a Catanzaro). Nelle ultime ore, poi, l’inulte tentativo di coinvolgere Mostarda e Varratta.

Mostarda: che imbarazzo su Facebook

A proposito del primo, è diventato rapidamente virale uno screen nel quale il direttore dell’Asl Roma 6 si rende protagonista di un copia-incolla non proprio encomiale, ovvero il messaggio (un testo fake che circola ormai da anni) in cui Mostarda invita Facebook a non violare la sua privacy.

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