Come funziona il vaccino di Johnson & Johnson e quante dosi spettano all’Italia

Il vaccino anti-COVID di Johnson & Johnson è stato approvato negli USA e arriverà anche in Europa. Come funziona e quanti dosi per l’Italia?

28 Febbraio 2021 10:27

Gli Stati Uniti possono contare su un terzo vaccino contro il COVID-19 dopo quello di Pfizer/BioNTech e quello di Moderna – nessuna traccia di quello europeo di AstraZeneca e dell’Università di Oxford. La Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia federale degli USA incaricata di regolamentare i prodotti alimentari e farmaceutici, ha dato il via libera alla somministrazione ai cittadini del nuovo vaccino di Johnson & Johnson, Janssen COVID-19 Vaccine, destinato ad arrivare anche in Europa nel corso del prossimo mese.

La decisione della FDA è arrivata dopo aver analizzato i dati della sperimentazione clinica del nuovo vaccino condotta su 39.321 partecipanti tra il Sudafrica, alcuni Paesi del Sudamerica, Messico e Stati Uniti. I risultati di questi studi ci dicono che il vaccino, da somministrare con una singola dose e conservabile per tre mesi a 2-8 gradi (e fino a 2 anni ad una temperatura di -20 gradi), fornisce una forte protezione contro il COVID-19.

L’efficacia del vaccino (anche contro le varianti)

I documenti pubblicati dalla FDA confermano un’efficacia media del 67% nel prevenire gli effetti moderati e gravi dell’infezione a 14 giorni dall’inoculazione e del 66% a 28 giorni dalla somministrazione dell’unica dose. Contro gli effetti gravi e critici dell’infezione il vaccino avrebbe un’efficacia del 77% dopo 14 giorni e dell’85% dopo 28 giorni dalla somministrazione.

I test sono stati condotti nel modo tradizionale. 19.630 partecipanti allo studio hanno ricevuto la dose del vaccino, 19.691 hanno ricevuto l’iniezione fittizia. Nel gruppo che ha ricevuto il vaccino 116 persone hanno contratto l’infezione 14 giorni dopo l’iniezione – 14 di loro con sintomi gravi – e 66 persone l’hanno contratta 28 giorni dopo, 5 con sintomi gravi.

Ben diversi i numeri del gruppo che ha ricevuto l’iniezione fittizia: 348 casi di COVID dopo il 14esimo giorno, di cui 60 con sintomi gravi, e 193 casi dopo il 28esimo giorno (34 con sintomi gravi).

L’efficacia del vaccino è stata accertata anche contro due delle varianti del virus che al momento preoccupano di più, quella sudafricana e quella brasiliana. La sperimentazione, infatti, si è svolta anche in Brasile e Sudafrica quando la varianti erano già in circolazione. In Brasile il vaccino ha dimostrato un’efficacia del 66,2% contro le forme più gravi dell’infezione dopo 14 giorni e del 68,1% dopo 28 giorni, mentre quelle percentuali sono scese al 52,0% e al 64,0% in Sudafrica.

Chi può ricevere il vaccino anti-COVID di Vaccino di Johnson & Johnson

Il vaccino di Johnson&Johnson può essere somministrato a chi ha più di 18 anni. Anche gli over 60 con malattie pregresse – obesità, pressione alta o diabete – possono ricevere la dose del vaccino. Il tasso di mortalità dell’infezione è stato azzerato nella sperimentazione clinica e secondo la FDA i benefici ottenuti dal vaccino superano i suoi potenziali rischi.

È però sconsigliata la somministrazione del vaccino agli individui che hanno una storia di reazioni allergiche gravi.

Vaccino di Johnson & Johnson. Quante dosi spettano all’Italia?

L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) dovrebbe approvare il vaccino di Johnson & Johnson l’11 marzo prossimo e l’AIFA dovrebbe confermare il via libera nelle ore successive, come accaduto già coi tre vaccini approvati in Europa e in Italia. Le prime dosi del vaccino, però, potrebbero non arrivare nel nostro Paese prima di aprile.

L’Unione Europea ha prenotato 200 milioni di dosi con l’opzione di acquistarne altrettante in seguito. Secondo l’ultimo aggiornamento del piano vaccini in Italia sono 26 milioni le dosi che dovrebbero arrivare in territorio italiano entro la fine del 2021, coi primi 7,3 milioni tra aprile e giugno, 15 milioni nel terzo trimestre dell’anno e le restanti 3,2 milioni nei mesi successivi.

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