Caos scuola: 14 regioni rinviano la riapertura

Nonostante la decisione del governo di riaprire le scuole superiori lunedì 11 gennaio, 14 Regioni hanno rinviato

8 Gennaio 2021 21:17

Lunedì 11 gennaio le scuole superiori non riapriranno nella maggior parte delle Regioni. È servita a poco, dunque, la corsa contro il tempo dell’ultimo Consiglio dei Ministri, perché molti territori hanno deciso di adottare un approccio prudente nonostante siano rimasti in zona gialla. È il caso, ad esempio, di Lazio e Liguria, le ultime due regioni che hanno annunciato tramite i rispettive governatori, Nicola Zingaretti e Giovanni Toti, che lunedì i loro studenti delle superiori non saranno nuovamente tra i banchi. L’unica Regione in cui è certo il rientro a scuola in presenza per il 50% delle ore, è la Toscana, il cui presidente Eugenio Giani ha spiegato: “Abbiamo un livello di contagi che ce lo consente e un piano che ci farà vaccinare tutti”.

In quali Regioni si torna a scuola e in quali no

Delle altre 12 regioni che hanno rinviato la riapertura delle Superiori, l’Umbria ha annunciato che si tornerà tra i banchi il 23 gennaio, mentre Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Calabria hanno fissato come data per la ripartenza l’1 febbraio. Nessuna ordinanza ancora da parte della Sardegna, che è ancora indeciso tra il 15 gennaio e l’1 febbraio. Lombardia ed Emilia Romagna, invece, dopo essere diventate arancioni, hanno rinviato il ritorno a scuola al 25 gennaio. Ancora più restrittiva la decisione presa dal Molise, che ha sospeso tutte le scuole di ogni ordine e grado ad eccezione degli asili fino al 18 gennaio, lasciando poi ai sindaci la facoltà di scegliere se anticipare a seconda dei singoli casi.

Prudente anche la posizione della Campania di Vincenzo De Luca, che ha già dichiarato di attendersi un picco di contagi entro fine mese ed ha stilato a proposito il seguente calendario per il ritorno a scuola: l’11 gennaio solo asili e prime due classi delle elementari; il 18 gennaio il resto delle elementari; il 25 medie e superiori. Ovviamente, se la curva dei contagi rimarrà sotto controllo, altrimenti torneranno tutti in didattica a distanza.

Azzolina completamente inascoltata

Si attende la decisione della Sicilia, che dovrebbe comunque accodarsi alle Regioni che hanno fissato il ritorno a scuola il 1° febbraio. In definitiva, comunque, sembra che gli appelli della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, siano caduti completamente nel vuoto, ad eccezioni di pochi casi.

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