Autocertificazione nuovo DPCM: quando serve e quando no (download)

Entra in vigore ufficialmente da oggi, venerdì 6 novembre, il DPCM firmato dal premier Giuseppe Conte: ecco quando serve l’autocertificazione

6 Novembre 2020 10:22

Entrano in vigore ufficialmente oggi, venerdì 6 novembre, le disposizioni contenute nel nuovo DPCM firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’Italia viene divisa in zone gialle, arancioni e rosse, con misure restrittive differenziate a seconda della localizzazione. Inevitabilmente, diventa maggiormente importante il modulo di autocertificazione, che non cambia nella forma rispetto a quello già in uso dal 24 ottobre nelle regioni che già avevano disposto restrizioni maggiori rispetto a quelle previste a livello nazionale. L’autocertificazione, chiariamo innanzitutto, può essere richiesta in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine per gli spostamenti dalle 22 di sera alle 5 del mattino in tutta Italia, oltre che per quelli che avvengono all’interno e tra zone rosse.

Autocertificazione: quando serve e quando no

Nello specifico, nelle regioni ritenute zone gialle, l’autocertificazione servirà solo in caso di spostamenti durante le ore del coprifuoco, cioè dalle 22 alle 5 appunto. Nelle regioni ritenute zone arancioni e rosse, invece, il modellino servirà sempre, anche se munirsi dello stesso non è obbligatorio. Nel caso in cui il controllato ne fosse sprovvisto, spetterà agli agenti controllanti utilizzare un proprio modellino, che sarà da loro stessi compilato sulla base delle dichiarazioni del controllato, che avrà ovviamente la possibilità di leggerlo prima di apporvi una firma. Sulla base di questa autodichiarazione, poi, le forze dell’ordine potrebbero disporre ulteriori controlli.

Per quali motivi ci si può spostare?

Gli spostamenti, che avvengano in aree gialle durante le ore di coprifuoco o in quelle arancioni e rosse durante tutto l’arco della giornata, devono essere giustificati da comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e altre necessità rientranti nei motivi ammessi da decreti, ordinanze locali e altri provvedimenti che si occupano delle misure di prevenzione per la diffusione del contagio. È importante, in quest’ottica, oltre che informarsi in merito ai DPCM, di leggere con attenzione le ordinanze regionali e comunali.

Lo stesso premier Giuseppe Conte, ha comunque sottolineato che dove non ci sono espressi divieti di spostamenti, “ci sono comunque raccomandazioni” a limitarli. Ovviamente, non serve in questi casi alcuna giustificazione tramite autocertificazione, ma anche se nelle zone gialle il coprifuoco scatta alle 22, le autorità nazionali invitano non spostarsi o a farlo comunque meno possibile, durante le ore diurne.

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