Valle D’Aosta ancora rossa e furibonda. Sono 10 le Regioni ad alto rischio

La Valle D’Aosta non cambia ancora colore e chiede spiegazioni a Roma. Secondo l’ISS sono 10 le regioni ad alto rischio.

27 Novembre 2020 23:24

Le prime regioni rosse sono state Piemonte, Lombardia, Calabria e Valle D’Aosta. Ebbene, con un’ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, oggi si è deciso che piemontesi, lombardi e calabresi da domenica prossima, 29 novembre, saranno in zona arancione e quindi avranno qualche restrizione in meno, come, per esempio, la possibilità di muoversi liberamente nel proprio Comune per qualsiasi motivo e senza certificazione. L’unica regione che rossa era fin dal principio e rossa rimane è la Valle d’Aosta e per questa ragione è furibonda. Il Presidente Erik Lavevaz ha sbottato su Twitter:

Ieri abbiamo ricoverato un cittadino biellese perché tante rianimazioni del Piemonte erano sature. Oggi deduciamo (da Roma non arrivano comunicazioni) che rimarremo zona rossa e ad ora non sappiamo perché. Roma deve darci risposte chiare, questa non è serietà.

Anche la Valle D’Aosta vorrebbe diventare arancione, tanto più che è diventata la prima regione italiana in cui non si sono registrate vittime per un giorno intero in questa seconda ondata della pandemia. All’inizio di questa seconda fase era la regione con più condannati e ha registrato 302 decessi, di cui 156 solo nella seconda ondata, ma attualmente il numero di guariti supera quello dei nuovi casi e dunque il numero complessivo dei positivi scende: adesso ci sono 1.547 positivi, 129 ricoverati, di cui 15 in terapia intensiva.

ISS: 10 regioni ad alto rischio

Dal report dell’Istituto Superiore della Sanità redatto con il ministero della Salute sull’emergenza coronavirus emerge che attualmente le regioni a rischio alto o equiparato ad alto sono dieci e cioè:

  •  Abruzzo
  • Campania
  • Emilia Romagna
  • Friuli Venezia Giulia
  • Lombardia
  • Provincia Autonoma di Bolzano
  • Puglia
  • Sardegna
  • Toscana
  • Calabria

Quest’ultima, però, “è considerata a rischio alto a titolo precauzionale in quanto non valutabile in modo attendibile per completezza del dato di sorveglianza insufficiente al momento della valutazione anche per la stima dell’Rt”. Proprio oggi, come abbiamo visto, la Calabria ha saputo che da domenica sarà una regione arancione e non più rossa.

Le altre nove regioni “sono state classificate a rischio alto o equiparate a rischio alto per 3 o più settimane consecutive” e di conseguenza sono previste “specifiche misure da adottare a livello provinciale e regionale in base al documento ‘Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale’ trasmesso con Circolare del Ministero della Salute del 12 ottobre”. Da sottolineare, però, che i dati in base ai quali è redatto il report sono quelli delle prime settimane di novembre.

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