Vaccino AstraZeneca funziona su variante brasiliana: lo studio dell’Università di Oxford

I dati preliminari di uno studio condotto dall’Università di Oxford indicano che il vaccino sviluppato da AstraZeneca è efficace contro la variante P1

6 Marzo 2021 12:51

Il vaccino contro il Covid sviluppato da AstraZeneca è efficace contro la variante P1, o brasiliana. Questo è quanto si evince dai primi dati di uno studio condotto dall’Università di Oxford che ha comunicato alla Reuters. I dati indicano che il vaccino non dovrà essere modificato per fornire protezione contro la variante, che si crede abbia avuto origine nella città brasiliana di Manaus, fa sapere la fonte che ha chiesto di rimanere anonima, dal momento che i risultati dello studio non sono pubblici. I dati completi dello studio dovrebbero essere pubblicati forse entro marzo.

VACCINO ASTRAZENECA: STOP IN SUDAFRICA

I primi risultati hanno indicato che il vaccino AstraZeneca era meno efficace contro la variante sudafricana, simile alla brasiliana. Secondo i dati resi noti dal ministero della Sanità di Pretoria, il vaccino Astrazeneca avrebbe un’efficacia di appena il 22% contro infezioni di natura lieve o moderata. Il Sud Africa, considerati i risultati preliminari, ha sospeso l’uso del vaccino nel paese. Successivamente il ministro alla Salute sudafricano Zweli Mkhize, ha detto che il paese redistribuirà in altri stati un milione e mezzo di dosi del vaccino di AstraZeneca che aveva già acquistato. Ma i risultati derivanti dal primo studio condotto dall’Università di Oxford sull’efficacia del vaccino AstraZeneca contro la variante brasiliana sarebbe già una buona notizia in tal senso e potrebbe aprire a nuovi scenari nel paese africano.

L’EPIDEMIA IN BRASILE

La variante P1 (nota anche come 20J / 501Y.V3) è tra i fattori che gli epidemiologi ritengono stia contribuendo a un aumento dei casi e dei decessi, e la comunità scientifica è preoccupata per la resistenza della variante ai vaccini. Nelle ultime 24 ore, i decessi sono stati 1.800 e i nuovi casi 75.495, portando al bilancio finora complessivo di 262.770 vittime a fronte di 10.869.227 casi accertati. Anche Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, ha lanciato l’allarme sulla situazione sanitaria in Brasile, definendola “molto grave” ed esortando le autorità a decidere “misure aggressive” per arginare la diffusione del virus. “La situazione è molto grave e siamo molto preoccupati. Le misure sanitarie che il Brasile prende dovrebbero essere aggressive, contemporaneamente agli avanzamenti nella campagna di vaccinazione“, ha dichiarato il capo dell’Oms. La gravità della situazione si può estendere anche ai Paesi vicini: “Non si tratta solo del Brasile, ma il problema riguarda tutta l’America Latina“, ha aggiunto.

Nonostante ciò il presidente Jair Bolsonaro ha criticato il lockdown facendo un appello ai suoi concittadini. “Non chiudetevi in casa, non siate codardi. Dobbiamo affrontare i nostri problemi. Basta piagnistei, basta lamentarvi, fino a quando volete piangere?“, ha detto intervenendo ad un incontro pubblico a Goias, un giorno dopo che il Brasile ha registrato il record di vittime di Covid-19. Bolsonaro ha poi aggiunto: “Rispettiamo ovviamente i più anziani, i malati, quelli che hanno delle comorbidità, ma che fine farebbe il Brasile se chiudessimo tutto?”.

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