USA, Trump: “La mia positività al COVID-19 è stata una benedizione di Dio”

Il Presidente USA continua a mentire ai cittadini statunitensi promettendo farmaci sperimentali per tutti e un vaccino in arrivo in poche settimane.

8 Ottobre 2020 11:59

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è orami fuori controllo. Ancora positivo al COVID-19 e rientrato alla Casa Bianca da pochi giorni dopo un breve ricovero in ospedale, Trump vede i consensi scendere ora dopo ora e nelle poche settimane che mancano al voto del 3 novembre sembra intenzionato a giocarsi il tutto per tutto per convincere i cittadini americani a farlo rimanere in carica.

Oggi, dopo aver nuovamente violato il protocollo ed essersi recato nello Studio Ovale invece di rimanere in isolamento, ha voluto diffondere un videomessaggio alla nazione in cui ha paragonato la sua positività al COVID-19 ad una benedizione divina. Il motivo? Questo gli ha permesso di scoprire la terapia di anticorpi sintetici messa a punto dall’azienda statunitense Regeneron Pharmaceuticals.

“È stata una benedizione”

Questa è stata una benedizione sotto mentite spoglie. L’ho preso, ho sentito parlare di questi farmaci, ho chiesto di provarli ed è stato incredibile.

Trump, in un’altra delle sue promesse destinata a non venir mantenuta, ha assicurato che il cocktail di farmaci della Regeneron, non ancora approvato dai regolatori federali del USA, sarà somministrato gratuitamente a tutti i cittadini:

E non sarete voi a pagare. Non è colpa vostra se questo è successo. È colpa della Cina. E sarà la Cina a pagare a caro prezzo per quello che ha fatto a questo Paese e per quello che ha fatto al Mondo. È colpa della Cina.

Non sarà la Cina a pagare, come non è stato né sarà il Messico a pagare il tanto sbandierato muro al confine con gli USA, così come quel cocktail sperimentale di farmaci non sarà somministrato a tutti i cittadini ricoverati con sintomi da COVID, almeno non nell’immediato. L’approvazione per la somministrazione dello stesso non è ancora arrivata e il processo non è così veloce come Trump vuol far credere.

Nessun vaccino prima delle elezioni USA

Trump si è visto costretto ad ammettere che una promessa fatta a più riprese non verrà mantenuta: l’arrivo del vaccino entro il 3 novembre prossimo, giorno del voto per le elezioni presidenziali. Trump, però, non ammette che la promessa era del tutto irrealistica, ma punta il dito altrove:

Penso che dovremmo averlo prima delle elezioni, ma se stanno facendo giochi politici chissà; non importa, arriverà subito dopo le elezioni.

E anche questa, a meno di un mese dal voto, è una bugia che ha le gambe cortissime. Ad oggi il vaccino deve essere ancora testato a fondo e non ci sono possibilità che i comuni cittadini potranno essere sottoposti allo stesso “subito dopo” le elezioni, ma neanche entro la fine del 2020.

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