Trump al segretario di Stato della Georgia: “Trovami i voti per vincere” (l’audio)

Il Washington Post ha pubblicato l’audio di una telefonata tra Donald Trump e il segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger.

4 Gennaio 2021 10:10

Richieste pressanti e addirittura minacce, velate ma neanche troppo: è il contenuto di una telefonata di circa un’ora che il Presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto a Brad Raffensperger, il segretario di Stato della Georgia. Alla telefonata, pubblicata dal Washington Post, hanno partecipato anche il capo dello staff della Casa Bianca Mark Meadows e il legale Cleta Mitchell.

In Georgia, lo ricordiamo, Joe Biden ha vinto per 11.779 preferenze, ma Trump a Raffensperger ha chiesto esplicitamente di trovare i voti necessari per battere il rivale. Nella registrazione audio lo si sente chiaramente dire:

Guarda, voglio che tu faccia questo. Voglio che tu trovi 11.780 voti, uno in più di quelli che abbiamo. Perché abbiamo vinto lo Stato […] Non è possibile che io abbia perso in Georgia, assolutamente. Abbiamo vinto per centinaia di migliaia di voti.

Poi Trump parla a Raffensberger e al suo consigliere Ryan Germany di un “grande rischio” derivante dalla mancanza di azioni per individuare brogli che, nella sua mente, sarebbero stati perpetrati dai democratici.

Il Washington Post racconta di un Presidente innervosito, a tratti confuso ta to da sbagliare date, convinto che ci siano state irregolarità e in particolare di migliaia voti illegali espressi a nome di persone che in realtà sono decedute. Raffensberger lo corregge e dice che sono stati solo due i voti espressi a nome di persone morte.

Raffensberger ha più volte ribadito la correttezza del conteggio dei voti nel suo Stato e dunque la legittimità della vittoria di Biden in Georgia. Il Washington Post ha poi chiamato in causa giuristi per chiedere loro come si può definire quello che ha fatto Trump e scrive che il Presidente sembra “incoraggiare” Raffensberger ad “alterare il risultato delle elezioni in Georgia” e la sua condotta sarebbe deplorevole dal punto di vista morale.

Il Professor Edward B. Foley, della facoltà di legge della Ohio State University, ha giudicato la condotta di Trump ”inappropriata e disdicevole” e ha aggiunto che “stava già facendo scattare l’allarme. Se prima eravamo a livello 12, in una scala da 1 a 10, ora siamo a 15”.

Kamala Harris: “Insolente e sfrontato abuso di potere”

La vicepresidente eletta Kamala Harris proprio in questi giorni è in Georgia per sostenere i candidati democratici nei due ballottaggi al Senato del 5 gennaio Raphael Warnock e Jon Ossoff, ha parlato al Garden City e ha ovviamente commentato l’audio della telefonata tra Trump e Raffensberger:

È un insolente, sfrontato abuso di potere da parte del presidente degli Stati Uniti.

Anche il consigliere del Presidente eletto Joe Biden, Bob Bauer, ha commentato la telefonata di Trump definendola una “prova indiscutibile” delle pressioni e delle minacce perpetrate dal Presidente uscente ai danni di un ufficiale del suo stesso partito affinché “annullasse un voto legittimo e certificato e ne creasse un altro al suo posto” e aggiunge che la telefonata “coglie l’intera e sfortunata storia dell’attacco di Trump alla democrazia americana”.

Intanto oggi anche Trump e Biden arriveranno in Georgia per sostenere i candidati alla doppia elezione senatoriale con i due ballottaggi. Ricordiamo che adesso il Senato è a maggioranza repubblicana, ma nel caso in cui i dem dovessero raggiungere i 50 seggi, uguali agli avversari, spetterebbe alla vicepresidente Kamala Harris decidere e dunque Biden avrebbe Senato e Camera dei Rappresentanti dalla sua parte.

Trump, intanto, ha convocato un raduno di suoi seguaci a Dalton per sostenere i suoi candidati Kelly Loeffler e David Perdue, mentre il vicepresidente Mike Pence sarà in una zona rurale del Sud di Atlanta, capitale della Georgia, dove è atteso anche Biden.

I ballottaggi sono Jon Ossoff vs David Perdue e Raphael Warnock vs Kelly Loeffler e, secondo i sondaggi, sarà in entrambi i casi un testa a testa.

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