Tracciamento dei contatti, al via l’assunzione di 2mila persone tra tecnici e personale sanitario

Il tracciamento dei contatti in Italia potrà contare su 2mila nuove assunzioni tra tecnici e personale sanitario almeno fino al 31 gennaio.

28 Ottobre 2020 14:01

Il clamoroso ritardo rispetto ad altri Paesi – anche se l’essere arrivati in anticipo non è certezze di successo, come accaduto nel Regno Unito – l’Italia si è finalmente mossa per potenziare l’attività di tracciamento dei contatti delle persone positive al COVID-19 e cercare così di arginare la diffusione del virus.

2.000 persone tra personale medico e addetti all’attività amministrativa sono in fase di selezione in queste ore da parte della Protezione Civile, che dal 26 al 28 ottobre scorsi ha raccolto oltre 49mila candidature per il rafforzamento delle attività di contact tracing nel nostro Paese.

All’appello lanciato dalla Protezione Civile hanno risposto 9.282 medici, 2.717 infermieri, 1.982 assistenti, 8.210 studenti e 26.545 amministrativi che saranno ora selezionati in tempi brevi per arrivare il numero richiesto: 1.500 unità di personale da impiegare a supporto delle strutture sanitarie territoriali impegnate nell’esecuzione dei tamponi e 500 unità da impiegare per il supporto amministrativo delle attività di contact tracing.

Sarà la Protezione Civile a selezionare i 2mila candidati necessari e fornire l’elenco su base regionale da trasmettere alle Regioni e alla Province autonome che potranno procedere, si spera in tempi celeri, conferire gli incarichi e dare subito il via a quell’attività massiccia di tracciamento dei contatti che sarebbe dovuta partire mesi fa.

Quanto costeranno i nuovi assunti?

I 2mila nuovi assunti avranno un contratto in scadenza il 31 gennaio 2021, ultimo giorno di stato di emergenza, ma potranno essere prolungati “in ragione del perdurare dell’esigenza e dello stato di emergenza, con successiva ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile“.

Il compenso orario per ciascuna categoria è così fissato:

  • 30,00 euro per i medici abilitati non specializzati
  • 26,00 euro per gli infermieri
  • 26,00 euro per gli assistenti sanitari
  • 26,00 euro per i tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro
  • 15,00 euro per gli studenti al 3° anno di laurea in infermieristica, assistenza sanitaria, tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro.

Per medici, infermieri, assistenti sanitari e tecnici della prevenzione è previsto un tetto massimo di 35 ore settimanali, mentre per gli studenti il tetto di ore scende a 20 alla settimana.

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