Matteo Salvini rinviato a giudizio per il sequestro dei migranti della Open Arms

Matteo Salvini è stato rinviato a giudizio: sarà a processo dal 15 settembre per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.

17 Aprile 2021 15:23

Matteo Salvini è stato rinviato a giudizio per il caso della Open Arms. Lo ha comunicato oggi pomeriggio il giudice dell’udienza preliminare Lorenzo Jannelli al termine di una camera di consiglio durata circa due ore. L’ex Ministro dell’Interno sarà processato per il sequestro dei 147 migranti della Open Arms e la prima udienza è già stata fissata: Salvini dovrà presentarsi davanti alla seconda sezione della corte d’assise di Palermo il 15 settembre 2021 e rispondere dell’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.

Open Arms, oggi la decisione sul rinvio a giudizio per Salvini

È il giorno della verità per l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini, tornato oggi a Palermo per la nuova udienza preliminare del processo che lo vede imputato per il caso della nave Open Arms, quando secondo l’accusa il leader della Lega nell’agosto 2019 tenne in stallo al largo dell’isola di Lampedusa la nave della ONG con a bordo 147 migranti.

Uno stallo durato sei giorni, poche settimane prima di staccare la spina all’esecutivo gialloverde e tentare il colpaccio alle urne senza però aver fatto i conti col Capo dello Stato Sergio Mattarella e con gli sviluppi che conosciamo bene. L’accusa per Salvini è omissione di atti di ufficio e sequestro di persona aggravato dall’essere stato commesso da un pubblico ufficiale con abuso dei poteri inerenti le sue funzioni nonché per essere stato commesso anche in danno di minori.

Il mese scorso il Procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi aveva chiesto il rinvio a giudizio di Matteo Salvini e oggi, prima della decisione del gup, sarà la difesa del leader leghista, l’avvocato Giulia Bongiorno, a prendere la parola in aula e spiegare perchè Salvini non è colpevole delle accuse che gli vengono contestate.

Proprio ieri la difesa di Salvini ha depositato una memoria di oltre 110 pagine, mentre il protagonista assoluto di questa vicenda si è lanciato nell’ennesimo show a favore di telecamera, ringraziando tutti i suoi sostenitori per i tanti messaggi di affetto che gli inviano ogni giorno: “Avanti a testa alta, convinto di avere da ministro servito l’Italia nel rispetto della legge“.

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