Nuovo DPCM, tutte le misure in vigore in Italia dal 16 gennaio

Il nuovo DPCM è in arrivo Ecco come cambieranno le misure anti-COVID in Italia dal 16 gennaio. Cosa si potrà fare e cosa no.

15 Gennaio 2021 10:20

Il nuovo DPCM è in dirittura d’arrivo. Quello attualmente in vigore scadrà oggi, venerdì 15 gennaio, ed entro questa sera l’esecutivo di Giuseppe Conte dovrà firmare il nuovo testo e presentarlo ai cittadini poche ore prima della sua entrata in vigore. Tutto sembra ormai fissato, dovrebbe mancare davvero soltanto la firma.

Fino al momento in cui Conte non presenterà le nuove misure in conferenza stampa non ci saranno certezze, ma rispetto al passato – visti i tempi stringenti – l’ultima bozza che sta circolando oggi non dovrebbe subire modifiche sostanziali. Il nuovo testo, frutto di giorni di trattative tra il Governo e le Regioni, conferma moltissime delle indiscrezioni trapelate da qualche giorno a questa parte.

Vediamo, in attesa della conferma di Palazzo Chigi, come cambieranno le cose in Italia a partire da domani:

Spostamenti tra le Regioni. Lo stop allo spostamento tra le Regioni, indipendentemente dal colore, sarà confermato fino al 15 febbraio 2021. Anche chi si trova in una Regione classificata come gialla non potrà spostarsi per raggiungere un’altra Regione gialla.

Stop alla vendita di alcolici dopo le 18. Bar, enoteche e altre attività commerciali che vendono alcolici, inclusi i piccoli e grandi supermercati, dovranno interrompere la vendita da asporto a partire dalle 18. Dopo quell’orario non sarà possibile acquistare alcolici di qualsiasi genere.

Si torna a scuola, ma solo in parte. L’accordo raggiunto sulla riprese delle lezioni in presenza sarebbe stato raggiunto. Gli studenti dei licei e delle scuole superiori potranno dire parzialmente addio alla didattica a distanza dal 18 gennaio, con qualche limite. A tornare sui banchi saranno tra il 50% e il 75% degli studenti, mentre tutti gli altri resteranno a casa e seguiranno a distanza le lezioni, con un sistema di rotazione che garantirà a tutti qualche giorno di presenza in classe.

Si torna nei musei. Franceschini sarebbe riuscito a spuntarla e dare quel primo segnale di ripresa che potrebbe influire positivamente sull’umore dei cittadini ormai provati da mesi di chiusure e limitazioni. Almeno nelle zone gialle potrebbe essere disposta la riapertura di musei e altri luoghi della cultura a patto che venga garantito il massimo rispetto delle norme anti-COVID, dagli ingressi contingentati al rispetto della distanza di almeno un metro tra i presenti.

Gli impianti sciistici devono attendere ancora un po’. Il nuovo DPCM fisserà il 15 febbraio come data della possibile riapertura degli impianti sciistici, ma soltanto “subordinatamente all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico“.

Come cambieranno i colori delle Regioni dal 17 gennaio?

Alle misure introdotte dal nuovo DPCM si affiancheranno anche i cambi di colore delle Regioni, sulla base del monitoraggio della cabina di regia. I dati più recenti ci dicono che quasi tutta Italia diventerà arancione, con poche eccezioni. Le uniche Regioni gialle già a partire da domenica dovrebbero essere Abruzzo, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta.

Tutte le altre, ad eccezione di Sicilia e Lombardia che diventeranno rosse, finiranno in zona arancione, anche il Lazio e il Veneto che ad eccezione del periodo natalizio sono sempre rimaste in area gialla.

Le nuove misure anti-COVID approvate in CDM. Cosa cambia fino al 5 marzo 2021

Le nuove misure restrittive per contenere la diffusione del contagio in Italia hanno ottenuto il via libera dal Consiglio dei Ministri dopo esser state illustrate ieri mattina alle Camere dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

Il nuovo decreto legge proroga lo stato di emergenza fino al 30 aprile 2021 e fissa le nuove misure restrittive che resteranno in vigore fino al 5 marzo 2021, incluso il divieto di spostamento tra le Regioni, indipendentemente dal livello di rischio che sarà assegnato a ciascuna regione, fino al 15 febbraio prossimo.

La nota diffusa dopo la conclusione del CdM lo mette nero su bianco e conferma le eccezioni con cui tutti gli italiano hanno ormai familiarità:

Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Misure anti-COVID. Cosa cambia fino al 5 marzo 2021?

La zona gialla, come ampiamente anticipato, diventa un po’ più limitante a partire dal 16 gennaio prossimo, giorno in cui entrerà in vigore il nuovo DPCM.

La regola generale è che dal 16 gennaio al 5 marzo 2021 sarà possibile spostarsi una sola volta al giorno verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5.00 e le ore 22.00, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione, una regola introdotta per la prima volta durante il periodo natalizio con l’estensione della zona rossa e arancione a tutto il Paese.

Anche in questo caso valgono le stesse eccezioni: i minori di 14 anni non saranno conteggiati nel limite massimo di 2 persone, così come persone disabili o non autosufficienti. Cambia, però, il raggio di azione di questi spostamenti:

  • Zona gialla. Gli spostamenti sono consentiti su tutto il territorio regionale.
  • Zona arancione e rossa. Gli spostamenti sono limitati al proprio comune, con l’eccezione già nota per chi risiede in un comune fino a 5mila abitanti, che potrà spostarsi per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia

Arriva la zona bianca. Cosa prevede?

La zona bianca diventa ufficiale. Qui finiranno le Regioni classificate a basso rischio di contagio e con un’incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive.

Per le Regioni che finiranno in zona bianca – al momento per nessuna regione è previsto lo scatto – “non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse“.

Attualità