Joe Biden è ufficialmente il Presidente degli Stati Uniti. Tutti i provvedimenti dei suoi primi 100 giorni

100 milioni di vaccini, una manovra da 1.9 mila miliardi di dollari, lo stop al muro e ai “Travel Ban” e il rientro negli Accordi di Parigi.

pubblicato 20 Gennaio 2021 aggiornato 23 Gennaio 2021 18:04

Joe Biden Jr. è ufficialmente il 46° Presidente degli Stati Uniti d’America.

Dopo aver giurato in Campidoglio assieme alla sua vicepresidente, Kamala Harris, l’ormai ex senatore del Delaware è pronto a dare inizio a una nuova era per gli Stati Uniti.

«Questo è il giorno dell’America»

ha detto nel suo discorso di insediamento, palesando anche con la scelta delle parole la sua intenzione di ricucire gli strappi di un paese che in molti definiscono diviso come poche altre volte nella sua storia.

Il percorso di Biden prevede una serie di provvedimenti da mettere in atto nei primi 100 giorni del suo mandato e che parte con 17 “executive order”, dei decreti presidenziali da emanare già nelle prime ore alla Casa Bianca.

LOTTA AL CORONAVIRUS

Senza passare dall’approvazione del Congresso, Biden comincerà a mettere in atto alcune misure per contrastare l’emergenza Coronavirus. Come spiega un documento diffuso dal capo di gabinetto, Ron Klain, la presidenza Biden inizierà con la firma di un provvedimento che interromperà la procedura di uscita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità iniziata da Donald Trump.

Subito dopo, Biden sottoscriverà un decreto presidenziale per rendere obbligatorio l’utilizzo della mascherina in tutti i territori e gli edifici pubblici federali, oltre che negli spostamenti tra stati su qualsiasi mezzo. Una mossa che secondo gli scienziati risulterà decisiva nel contenimento del contagio. Una mossa che è anche in netto contrasto con quanto fatto e mostrato dal suo predecessore.

Inoltre, fin dalle prime ore del suo mandato, il nuovo Presidente degli Stati Uniti si dedicherà a mettere in atto una campagna di vaccinazione senza pari nella storia.

100 milioni di vaccini in 100 giorni”,

ha annunciato, augurandosi che gli Stati Uniti possano dirsi fuori dalla pandemia entro fine primavera, ponendo così le basi per una reale ripresa economica.

REGOLARIZZAZIONE DELL’IMMIGRAZIONE

Subito dopo sarà la volta di altro decreto presidenziale con il quale regolarizzare ben 11 milioni di immigrati senza documenti presenti sul territorio statunitense.

Successivamente, Biden annullerà il “Travel ban” (o “Muslim ban”). Si tratta di tre successivi ordini restrittivi di Trump,  come vengono informalmente chiamati i tre ordini esecutivi emessi Trump nel 2017 più uno nel gennaio del 2020, con i quali si ponevano forti limitazioni all’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di alcuni paesi. Alla fine del percorso dei tre ordini esecutivi nella lista dei paesi interessati ci sono Eritrea, Iran, Kyrgyzstan, Libia, Myanmar, Nigeria, Corea del Nord, Somalia, Sudan, Siria, Tanzania, Venezuela e Yemen.

Infine, verrà fermata la costruzione del muro anti-migranti posto al confine col Messico, dichiarando la cessazione immediata della dichiarazione di emergenza nazionale usata da Trump come “pretesto” per finanziare l’opera.

CRISI CLIMATICA: RIENTRO NEGLI ACCORDI DI PARIGI

Sempre nel giorno del suo insediamento, Biden firmerà il rientro negli Accordi di Parigi sul clima, dal quale gli Stati Uniti erano ufficialmente usciti lo scorso 4 novembre per volere di Donald Trump. La sua missione è provare a portare il suo Paese a emissioni zero entro il 2050.

ECONOMIA E WELFARE

Sempre per mezzo di un decreto presidenziale, Biden chiederà alle agenzie federali di estendere le moratorie per sfratti e pignoramenti emanate in piena emergenza Covid, nonché i prestiti studenteschi per le università.

Infine, Biden è pronto a firmare un decreto economico da 1.9 mila miliardi di dollari che ponga le basi per la ripresa economica post pandemia. 400 milioni, in particolare, saranno destinati a mettere in atto le misure per combattere il Coronavirus, inclusi vaccini e test o tamponi; 1 trilione sarà utilizzato per agli aiuti diretti alle famiglie oltre che per estendere l’Obamacare e altri 400 miliardi a comunità e imprese.

 

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