Elezioni Usa 2020: giovedì nuovo dibattito Trump-Biden. La questione dei microfoni e l’attacco a Fauci

Trump-Biden si sfidano nel nuovo dibattito presidenziale giovedì notte, 22 ottobre. Ecco i sei argomenti, le regole, le polemiche.

pubblicato 20 Ottobre 2020 aggiornato 30 Ottobre 2020 12:14

Giovedì notte, 22 ottobre, in Tennessee si terrà il secondo e ultimo dibattito presidenziale prima dell’Election Day ormai imminente (il 3 novembre). Questa volta la moderatrice sarà Kristen Welker contro la quale Donald Trump ha già cominciato la sua campagna di odio, dicendo che “è sempre stata terribile e ingiusta” e tacciandola di essere una “democratica radicale”.

Il dibattito sarà organizzato in sei segmenti di 15 minuti ciascuno su questi sei argomenti scelti da Welker:

  • pandemia
  • famiglie americane
  • questione razziale
  • cambiamento climatico
  • sicurezza nazionale
  • leadership

Ovviamente Trump si è lamentato anche per la scelta degli argomenti sottolineando il fatto che non ci sia la politica estera, ma la campagna di Biden ha ricordato che è stato deciso di comune accordo di non parlarne nel secondo dibattito.

Ma ciò che più di tutto ha fatto infuriare Trump, è stata la decisione della commissione per i dibattiti presidenziali di chiudere il microfono del candidato che non parla durante l’intervento di due minuti riservato al suo avversario. È per evitare che si crei il caos del primo dibattito, quando Trump interrompeva di continuo Biden.

Il campaign manager di Trump, Bill Stepien, ha detto:

Il presidente si è impegnato a dibattere con Joe Biden a prescindere dal cambio di regola dell’ultimo minuto da parte di una commissione faziosa nel suo ultimo tentativo di avvantaggiare il suo candidato preferito.

Trump vs Biden sulla questione degli “scienziati”

Intanto la polemica del giorno riguarda una telefonata di Trump con i responsabili della sua campagna in cui il Presidente uscente attacca ferocemente il Dr. Anthony Fauci, virologo a capo del National Institue of Allergy and Infectious Diseases. Trump ha detto:

Lui e quegli idioti. Ogni volta che va in televisione c’è sempre una bomba. È un disastro. Ma sarebbe una bomba ancora più grande se lo licenziassi. È lì da 500 anni. Se l’avessimo ascoltato avremmo avuto 700 o 800 mila morti.

E ha aggiunto che la gente è stanca del Covid. Proprio il giorno prima Fauci aveva detto alla Cbs di non essere stupito che il Presidente avesse contratto il coronavirus, vista la sua partecipazione a eventi senza mascherina.

Trump, arrivando in Arizona per un comizio, ha poi detto che “Fauci è un brav’uomo”, ma appena salito sul palco lo ha attaccato di nuovo, o meglio, ha attaccato Joe Biden dicendo che “vuole sentire Fauci” come se fosse un insulto e su questo punto lo stesso Biden ha scherzato dicendo che sì, è proprio intenzionato a sentire cosa dicono gli scienziati.

Infatti Biden ha anche ripreso su Twitter un pezzettino di un comizio di Trump in cui dice, cercando di offendere il suo avversario, “Darà ascolto agli scienziati. Se io avessi ascoltato totalmente gli scienziati…” poi il video si interrompe e vengono mostrate le immagini drammatiche dei morti a causa del coronavirus. E Biden nel Tweet dice: “Se avessi dato ascolto agli scienziati non sarebbe andata così male”.

È lecito pensare che proprio il rapporto con gli scienziati sarà oggetto di dibattito e forse anche di prese in giro reciproche durante il dibattito presidenziale di giovedì.

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