Donald Trump è stato assolto. Ora può candidarsi nel 2024

Dopo una sentenza storica, l’ex presidente è pronto a rientrare nei giochi, nonostante la condanna morale del leader del suo partito

14 Febbraio 2021 12:22

Donald Trump è stato assolto.

Il Senato degli Stati Uniti d’America ha votato contro la procedura di impeachment nei confronti dell’ex presidente per i fatti del 6 gennaio.

Si tratta di un verdetto storico per vari motivi. Primo, Trump è stato il primo presidente ad essere messo sotto impeachment due volte, uscendone in entrambi i casi illeso. Secondo, non era mai accaduto che un ormai ex presidente venisse messo sotto accusa senza ricoprire più alcuna carica pubblica.

Da questo momento, Trump potrà ricandidarsi per ogni carica elettiva federale, incluse le elezioni presidenziali del 2024.

IL PROCESSO

Ormai da qualche giorno, in realtà, l’esito del processo pareva scontato: ai democratici servivano i 2/3 del Senato per procedere: 50 senatori dem e almeno 17 rep.

Così non è andata. I 50 voti democratici sono arrivati tutti, ma i voti repubblicani per procedere sono stati solamente 7.

La difesa di Trump, in tutti i 5 giorni di processo, si è retta tutto il tempo sul fatto che processare un ex presidente sia incostituzionale, anche se nei fatti molti repubblicani hanno ammesso le colpe del Tycoon in merito all’assalto di Capitol Hill.

Il processo si è diviso in due parti, una prima che ha visto la testimonianza la deputata repubblicana Jaime Herrera Beutler, rappresentante dello stato di Washington.

La Beutler ha spiegato che il leader repubblicano alla Camera, Kevin McCarthy, le aveva raccontato una telefonata avvenuta nelle ore dell’assalto al Congresso in cui Trump si era esplicitamente schierato a favore dei suoi supporter. Questa testimonianza, per i democratici, si era rivelata «un ulteriore elemento critico di prove a sostegno».

Dopo la votazione, terminata come detto in favore di Trump, il leader dei repubblicani Mitch McConnel ha speso parole durissime nei confronti dell’ex presidente.

LA CONDANNA MORALE DEL LEADER DEI REPUBBLICANI

«Non c’è dubbio – ha detto McConnel – che il presidente Trump sia praticamente e moralmente responsabile per aver provocato gli eventi del 6 gennaio. Il leader del mondo libero non può passare settimane a tuonare che forze oscure stanno rubando il nostro paese e poi fingere di essere sorpreso quando le persone gli credono e fanno cose spericolate».

«Trump non è ancora riuscito a farla franca», ha continuato, facendo riferimento al fatto che ora toccherà al il sistema giudiziario penale prendere una decisione.

L’ex presidente, però, era già passato al contrattacco. «Questo è stato l’ennesimo capitolo della più grande caccia alle streghe nella storia del nostro Paese», si legge in una nota da lui diramata. «Il nostro storico, patriottico e bellissimo movimento, Make America Great Again, è appena iniziato. Nei mesi a venire avrò molto da condividere con voi e non vedo l’ora di continuare il nostro incredibile viaggio insieme per realizzare la grandezza americana per tutto il nostro popolo. Non c’è mai stato niente di simile!»

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