Dad e congedi: le misure del governo
Ecco come cambiano didattica e misure per le famiglie secondo le disposizioni contenute nel decreto del 13 marzo.
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Il 15 marzo l’Italia cambia di nuovo colore. Nessuna regione sarà in zona gialla, perché anche quelle rientranti in questa fascia – cioè Calabria, Liguria, Sicilia e Valle D’Aosta – in realtà saranno soggette alle misure previste per le aree arancioni. A specificarlo è il sito delle FAQ del Governo, che indica che «dal 15 marzo al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, in tutte le zone gialle si applicano le disposizioni previste per le zone arancioni (articolo 1, comma 1, del decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30)». In zona arancione ci saranno poi Abruzzo, Toscana, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria. La zona rossa riguarderà invece la maggior parte delle regioni italiane: Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia di Trento, Puglia, e Veneto. La Sardegna rimane invece in zona bianca.
SCUOLE: QUALI SONO LE REGOLE PER LA ZONA ARANCIONE
In zona arancione sarà garantita la didattica integralmente in presenza per gli asili nidi, le scuole dell’infanzia e le scuole elementari e medie. I licei e gli istituti professionali dovranno invece adottare forme flessibili nell’organizzazione della propria attività formativa, cioè con un minimo del 50% (e al massimo 75%) degli studenti in presenza.
Rimane comunque la possibilità per i Presidenti delle Regioni di adottare misure più stringenti qualora richiesto dall’evoluzione della situazione epidemiologica. Le attività potranno infatti essere sospese nelle aree in cui vi sia:
- maggiore incidenza di varianti;
- casi superiori alla soglia di 250 per 100mila abitanti nell’arco dei 7 giorni;
- peggioramento eccezionale del quadro epidemiologico.
E IN ZONA ROSSA? NOVE STUDENTI SU DIECI IN DAD
Nelle fasce rosse sono sospese tutte le attività scolastiche in presenza, dai servizi educativi per l’infanzia fino a licei e istituti professionali, a esclusione della sempre garantita presenza per alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali. L’unica didattica consentita sarà dunque solo quella a distanza.
È chiaro dunque come le misure previste per la zona rossa influiranno notevolmente sulla quotidianità degli studenti e delle famiglie. Il lockdown, per la scuola, sarà infatti quasi totale, con 7,6 milioni di studenti, su un totale di 8,3 milioni, che seguiranno le lezioni da casa.
L’art 2 del decreto 30/2021 precisa le nuove disposizioni riguardanti i congedi e il bonus baby-sitter, con la previsione di un fondo da 290milioni di euro. La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha spiegato che
«i congedi saranno retroattivi dal 1 gennaio 2021 e retribuiti al 50% sotto i 14 anni. Dai 14 ai 16 saranno usufruibili senza retribuzione. Abbiamo inoltre reintrodotto il diritto allo smart working per chi ha figli sotto i 16 anni. Per i lavoratori autonomi, gli operatori sanitari e le forze dell’ordine abbiamo previsto il bonus baby sitter fino a 100 euro alla settimana. Sono misure necessarie e doverose per sostenere concretamente le famiglie e tutti i bambini e ragazzi del nostro Paese».