Scuola, Azzolina: “Purtroppo in Italia il Ministro non decide su aperture e chiusure”

La ministra: “Non decido io aperture e chiusure scuole ma gli studi concordano, didattica in aula non ha avuto peso determinante su aumento contagi”

18 Novembre 2020 11:27

Secondo la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina la scuola “non ha avuto un’incidenza decisiva per l’innalzamento dei contagi” da Covid-19 in Italia. Il rischio è semmai “la chiusura della scuola” dice l’esponente di governo stamattina a Non stop News su Rtl.

“In estate si è lavorato tanto e gli adulti sono stati bravi a far rispettare le regole. Sarò davvero soddisfatta quando tutti gli studenti saranno tornati in classe”, ovviamente in modo graduale, aggiunge Azzolina. La ministra spera “che le limitazioni odierne siano temporanee. Ahimè il ministro dell’Istruzione non può decidere su apertura o chiusura della scuola” perché “decidono gli enti locali”.

Esami di maturità 2021: decisione con gli studenti

Azzolina parla anche dei prossimi esami di maturità: “Vedremo nei prossimi mesi: posso dire che l’anno scorso, quando abbiamo dovuto decidere come fare l’esame di maturità, abbiamo coinvolto gli studenti e molte loro proposte, che erano molto mature, le abbiamo accolte. Vi assicuro che non prenderemo alcuna decisione senza coinvolgerli”.

Contagi a scuola

In merito al rischio contagio tra i banchi la ministra spiega: “Tutti gli studi concordano sul fatto che l’apertura delle scuole non ha avuto una parte determinante sull’aumento dei casi in generale e ci sono evidenze che riguardano l’età scolare: ci si contagia molto meno tra i bambini piuttosto che tra gli adulti”. Secondo i dati del sindacato Unsic sono almeno 105mila i contagi registrati dal ritorno in aula in tutta Italia, l’80% dei quali relativi a studenti.

Aperture e chiusure scuole: non le stabilisce il ministro

Azzolina, in merito ad aperture e chiusure delle scuole, fa capire chiaramente che se fosse dipeso solo da lei la situazione sarebbe diversa: “Purtroppo questo è un Paese in cui il ministro non può decidere su aperture e chiusure mentre altre autorità possono farlo, io non faccio altro che telefonare e provare a parlare con tutti nel massimo rispetto, per far sì per ora che non ci siano altre chiusure e nelle prossime settimane, in modo graduale, che si possano riportare gli studenti delle superiori a scuola”.

Superare “regionalismo delle disuguaglianze”

Di certo l’obiettivo del ministro è superare quanto prima quello che definisce  il “regionalismo delle diseguaglianze” attuale, con alcuni bambini che “vanno a scuola in zone rosse e altri” che “non ci vanno anche se non in zone rosse. Sarò veramente soddisfatta quando tutti i ragazzi, soprattutto quelli delle superiori, potranno tornare in classe, ma dobbiamo osservare la curva dei contagi e attendere che questa si stabilizzi. Credo ci sarà un ritorno graduale, bisogna essere sempre prudenti, fondamentale è che le limitazioni attuali siano temporanee. Sto lavorando per evitare ulteriori limitazioni a livello locale” precisa Azzolina.

AttualitàPolitica