Atlantia, slitta l’ultimatum di Conte: decisione entro 10 giorni

Il governo si prende altri 10 giorni per decidere come procedere con Atlantia e Autostrade per l’Italia.

30 Settembre 2020 22:05

Si è tenuto in serata un nuovo Consiglio dei Ministri a poche ore dalla scadenza dell’ultimatum lanciato la settimana scorsa dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad Atlantia sul riassetto di Autostrade e sull’eventuale cessione del controllo a Cassa Depositi e Prestiti, e quindi al governo italiano.

Gli azionisti di Autostrade per l’Italia avevano già ribadito ieri di essere disposti a cedere Aspi e a proseguire le trattative con Cassa depositi e prestiti, ma di non voler vincolare, come invece chiesto da Conte, l’atto transattivo alla cessione:

Atlantia nella comunicazione odierna ribadisce di aver compiuto e di voler compiere ogni sforzo per raggiungere un accordo rispettoso delle finalità espresse nella lettera del 14 luglio e contemporaneamente tutelare i diritti e gli interessi degli azionisti di Atlantia e di minoranza di ASPI. Su tali sforzi si erano ricercate intese di massima con CDP. I principali punti ostativi sono emersi a inizio settembre con la richiesta di CDP, tra le altre condizioni di garanzie e manleve non usuali e dell’accollo da parte di ASPI di prestiti obbligazionari emessi da Atlantia, condizioni tutte non presenti nella lettera del 14 luglio e non accettabili in un contesto di mercato.

Il messaggio di Atlantia al premier Conte

In giornata il colosso della famiglia Benetton ha inviato un messaggio molto chiaro al premier Conte: fonti della società hanno fatto sapere che Atlantia “confida nella capacità di mediazione e nell’equilibrio del Presidente Conte e del suo Governo, considerandolo un riferimento di garanzia per tutti“:

La dismissione di Aspi può avvenire attraverso un processo trasparente e di mercato, in quanto gli azionisti di Atlantia, dei quali il 70% è rappresentato da fondi istituzionali, hedge fund, investitori internazionali, non sono disposti ad approvare in assemblea soluzioni che non siano trasparenti e di mercato

La decisione del governo entro 10 giorni

Dopo la lettera inviata al governo in cui Atlantia si è detta “coerente con impegni assunti il 14 luglio“, la riunione straordinaria di questa sera, che ha visto il premier Conte affiancato dai ministri delle Infrastrutture e dell’Economia Paola De Micheli e Roberto Gualtieri, non è servita a prendere una decisione finale sulla revoca della concessione.

Conte e i due Ministri hanno deciso di prendersi ancora qualche giorno. Entro 10 giorni, si apprende da fonti di Palazzo Chigi, il governo si riunirà ancora per capire come procedere: se Atlantia manterrà la posizione attuale si procederà con la revoca, in caso contrario si potranno valutare le possibili nuovi condizioni avanzate da Atlantia.

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