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Delitto di Garlasco

Con delitto di Garlasco si fa riferimento all’uccisione di Chiara Poggi 27enne laureate in Economia che da poco aveva cominciato a lavorare, trovata morta nella casa in cui viveva con i suoi genitori il 13 agosto 2007, mentre la sua famiglia era in vacanza.

L’unico indagato nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della giovane è stato il suo fidanzato allora 24enne, Alberto Stasi, studente di Economia. Non è mai stata trovata l’arma del delitto, un oggetto contundente, forse un martello. Gli inquirenti hanno sempre avuto la certezza che Chiara conoscesse l’assassino perché gli aveva aperto la porta in pigiama e non c’era alcun segno di effrazione.

Il processo contro Alberto Stasi

Stasi trovò il corpo della ragazza la mattina del 13 agosto. Uno dei indizi che ha portato alla sua incriminazione è il fatto che avesse le scarpe troppo pulite, come se le avesse lavate di proposito dopo essere stato sul pavimento sporco di sangue e anche sui vestiti mancavano le macchie di sangue.

Stasi è stato arrestato il 24 settembre 2007 e poi scarcerato quattro giorni dopo per insufficienza di prove. In primo è secondo grado è stato assolto prima per insufficienza di prove, poi per non aver commesso il fatto, ma la Corte di Cassazione, il 18 aprile 2013, ha annullato la sentenza di assoluzione.

Nel processo d’appello bis, Stasi è stato condannato a 24 anni di reclusione per omicidio volontario, poi la pena è stata ridotta a 16 anni per il rito abbreviato. La difesa ha chiesto la revisione del processo che è stata però negata.