Tutte le nuove regole per i matrimoni e le cerimonie dal 15 giugno

La Conferenza delle Regioni ha pubblicato le regole per organizzare matrimoni e cerimonie in questa fase della pandemia. Ecco cosa si può e non può fare.

pubblicato 20 Maggio 2021 aggiornato 21 Maggio 2021 09:07

Il programma per le riaperture dell’Italia ufficializzato dal governo di Mario Draghi prevede, dopo mesi di sospensione, la ripresa anche delle celebrazioni dei matrimoni, sia al chiuso che all’aperto, a partire dal 15 giugno prossimo. Se è vero che il via libera è arrivato, è altrettanto vero che celebrare matrimoni con le stesse modalità pre-pandemia è impensabile al momento. E qui entrano in gioco le nuove regole pubblicate oggi dalla Conferenza delle Regioni, che fissano tutte le indicazioni da rispettare per l’organizzazione delle cerimonie di ogni genere, a cominciare dai matrimoni, e per la partecipazione alle stesse.

Le nuove regole per organizzare i matrimoni in pandemia

Chi intende organizzare un matrimonio con banchetto per gli ospiti – lo stesso vale per cresime, comunioni e altri riti civili o religiosi – dovrà:

  • Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento.
  • Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.
  • Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
  • Disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione.
  • Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
  • Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo.

Gli ospiti di matrimoni o altre cerimonie dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni, quando non sono seduti al tavolo, e negli ambienti esterni qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro. Allo stesso modo anche il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.

Non solo. È obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti.

In ogni caso, si legge nelle linee guida, “l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria“.

Sarà possibile organizzare dei guardaroba, ma gli indumenti e gli oggetti personali dovranno essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Si possono organizzare i buffet ai matrimoni?

Le nuove regole da seguire per organizzare matrimoni in questa fase della pandemia prevedono la possibilità di organizzare una modalità a buffet, ma soltanto a patto che a somministrare il cibo e le bevande sia il personale incaricato. Gli ospiti non potranno toccare il cibo esposto, dovranno mantenere il metro di distanza dagli altri ospiti e dal personale incaricato di somministrare il cibo e dovranno indossare le mascherina per tutto il tempo.

C’è un’eccezione alla regola, che porta però con sé altre regole:

La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.

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