Olanda, continuano le proteste contro il coprifuoco: oltre 400 arresti e scontri con la polizia

Auto incendiate, negozi saccheggiati e scontri con la polizia: non si ferma la violenza in 12 città del Paese. Rutte: “Criminali”

26 Gennaio 2021 12:18

Terza notte di coprifuoco, terza notte di scontri in Olanda. Nella serata di ieri, in 11 città, centinaia di manifestanti sono entrati in contatto con la polizia per protestare contro l’introduzione della misura, in vigore dalle 20.30 alle 4.30 fino al 9 febbraio. Le violenze hanno colpito il Paese da L’Aia, la capitale, a grandi città come Amsterdam, Rotterdam ed Eindhoven, e non hanno risparmiato centri più piccoli come Arnhem e Apeldoorn.

Vetrine rotte, negozi saccheggiati, auto e cassonetti incendiati, petardi contro le forze dell’ordine e non solo. A Urk, piccolo paese tra Amsterdam e Groningen, un centro di test per il coronavirus è stato dato alle fiamme. In totale, le forze dell’ordine hanno arrestato circa 250 persone e sono stati costretti a usare idranti, cani e agenti a cavallo per disperdere la folla.

La situazione dei contagi in Olanda

La situazione contagi, in Olanda, è sostanzialmente in linea con quella degli altri Paesi europei. Il coprifuoco è stato voluto, insieme ad altre misure restrittive (come il doppio test per chi entra dall’estero, con quarantena obbligatoria di 10 giorni) dal governo dimissionario di Mark Rutte, per fronteggiare la terza ondata da “variante inglese” del Covid. Al momento, superato il picco dei contagi del 22 dicembre (con quasi 690 casi per ogni milione di abitanti), in Olanda la media si è abbassata a 300 casi, comunque superiore all’Italia, ferma a 200. Nella giornata di ieri sono stati ritrovati 4004 nuovi positivi.

La violenza è stata duramente condannata dalle forze dell’ordine e dalla politica. Emblematico il commento del sindacato di polizia olandese: “Una violenza simile non si vedeva da 40 anni”. Il sindaco di Eindhoven, John Jorritsma, ha parlato addirittura di “guerra civile“, mentre Rutte ha definito gli scontri “criminali”. I disordini sono organizzati su gruppi Telegram e documentati su Snapchat, mentre su Twitter spopola l’hashtag #avondklokrellen, letteralmente “rivolta contro il coprifuoco”. Intanto, il servizio di consegne a domicilio Thuisbezorgd.nl ha deciso di sospendere le attività a scopo precauzionale, in quanto “non è possibile garantire la sicurezza dei rider”.

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