Distribuzione dei vaccini, il direttore dell’OMS: “Un catastrofico fallimento morale”

Lunedì 18 gennaio 2021 il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha messo in allarme il mondo sul “catastrofico fallimento morale” che potrebbe derivare dalla distribuzione globale dei vaccini contro il Covid-19. Ad oggi sono 39 milioni le dosi di vaccino somministrate nei 49 paesi a reddito più alto, un numero che

19 Gennaio 2021 14:56

Lunedì 18 gennaio 2021 il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus ha messo in allarme il mondo sul “catastrofico fallimento morale” che potrebbe derivare dalla distribuzione globale dei vaccini contro il Covid-19. Ad oggi sono 39 milioni le dosi di vaccino somministrate nei 49 paesi a reddito più alto, un numero che surclassa quelle distribuite nei paesi più poveri: secondo l’OMS molti paesi hanno scelto di approvvigionarsi di vaccini firmando accordi bilaterali con le aziende produttrici (44 accordi nel 2020 e già 12 firmati nel 2021), eludendo così quel principio di “equa distribuzione globale” dei vaccini previsto dal programma COVAX dell’OMS.

 

COVAX è un’alleanza internazionale cui hanno aderito 171 paesi che, condividendo i costi di ricerca e distribuzione, si impegnano affinché la popolazione mondiale più a rischio e con il reddito più basso possa essere vaccinata. Il problema, come sottolineato dal direttore generale dell’OMS, è che gli stessi paesi all’interno di COVAX hanno firmato o stanno firmando accordi bilaterali con le aziende farmaceutiche, di fatto annullando gli effetti dell’impegno di COVAX. “Questi comportamenti non faranno altro che prolungare la pandemia” ha detto Ghebreyesus stigmatizzando quello che è “lo scenario che COVAX era stato progettato per evitare”.

 

Il “nazionalismo dei vaccini” è in effetti proprio lo scenario che l’OMS aveva dichiarato di voler scongiurare, una sorta di corsa al vaccino da parte dei paesi più ricchi che tuttavia mette a rischio le economie e i sistemi sanitari più vulnerabili dei paesi più poveri. Rischiando, in ultimo, di prolungare l’eco della pandemia a tempo indeterminato.

 

Le parole e il monito del direttore generale dell’OMS arrivano proprio nel giorno in cui la neo-assessora lombarda alla Sanità Letizia Moratti avrebbe proposto al commissario Arcuri quattro parametri per la ripartizione dei vaccini anti-Covid in italia, legandoli a Pil, mobilità, densità abitativa e zone più colpite dal virus. Una proposta di fatto diametralmente opposta ai principi che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità cerca di promuovere in tutto il mondo.

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