Danimarca, nuove proteste contro il lockdown: due arresti

A Copenaghen, il gruppo “Men in Black Denmark” ha inscenato una manifestazione contro le restrizioni imposte dal governo

Di Redazione Blogo  

Il gruppo “Men in Black Denmark“, già attivo tra la fine del 2020 e i primi mesi del 2021, ha organizzato una protesta, tenutasi a Copenaghen sabato 13 marzo, contro le restrizioni imposte dal governo per contenere la diffusione del coronavirus. Maschere nere, fumogeni, tamburi e striscioni hanno accompagnato la manifestazione al grido di “Libertà per la Danimarca” e “Mette Ciao“, in riferimento al primo ministro Mette Frederiksen. Al termine della manifestazione due persone sono state arrestate, una per aver lanciato un fumogeno alla polizia e un’altra per “comportamento violento”. Anche lo scorso 26 febbraio, dopo le proteste dello stesso gruppo contro il lockdown, erano state arrestate otto persone (su circa 1200 che avevano partecipato).

I media danesi riportano che la manifestazione si è tenuta in un clima “teso”, ma non ci sono stati incidenti di particolare rilievo. Solo due giorni prima, una donna di 30 anni è stata condannata a due anni di carcere per aver incitato alla violenza durante un’altra manifestazione dei “Men in Black”, sempre contro le restrizioni, a gennaio. “Siete pronti a girare per la città e distruggerla in modo non violento?“, il messaggio che le è costato la condanna. Inizialmente, si pensava potesse scontare solo un anno di reclusione, ma la pena è stata raddoppiata perché, in base a una legge approvata alla fine del 2020, nelle sue parole c’era un contesto ben preciso ed erano collegate all’epidemia.

La Danimarca è in lockdown parziale dalla fine di Dicembre, ma a febbraio è stato annunciato che alcune restrizioni sarebbero state allentate. Alcune, però, sono state prorogate fino al 5 aprile, compresa la chiusura di bar, ristoranti (aperti però per l’asporto) e la maggior parte delle scuole secondarie e superiori.

Le restrizioni in vigore in Danimarca

Fermo restante l’obbligo di indossare la mascherina in tutti gli spazi pubblici al chiuso (compresi ovviamente i trasporti), fino al 5 aprile rimarrà il limite di aggregarsi fino a 5 persone nei luoghi pubblici, anche se fino a 25 persone possono unirsi per svolgere attività sportiva – o un altro tipo di attività – all’aperto, sotto qualche forma di organizzazione. Il limite di cinque persone è esteso a 10 solo nell’isola Bornholm, nel Mar Baltico. Le attività sportive e i circoli culturali al chiuso non potranno invece riaprire: la disposizione coinvolge cinema, teatri, piscine e palazzetti.

Rimangono chiusi, come detto in precedenza, ristoranti, pub, bar, nightclub e altre attività simili nel settore dell’ospitalità: è possibile solo l’asporto e il domicilio, per quelle attività che possono svolgerlo. Chiusi anche parrucchieri, centri massaggi, cliniche cosmetiche e palestre. Non potranno riaprire nemmeno i negozi dei centri commerciali, ma possono aprire – e solo su appuntamento con i clienti – i negozi che si trovano un’area di più di 5mila metri quadri.

Quanto alle scuole, potranno andare in classe – in alcune regioni come lo Jutland settentrionale e quello occidentale – gli studenti dell’ultimo anno delle elementari e delle superiori, insieme ai bambini fino ai quattro anni. A casa invece i bambini nella fascia 5-9 anni, gli studenti delle superiori non all’ultimo anno e gli universitari.

L’andamento dell’epidemia nel Paese

Nell’ultima settimana in Danimarca sono stati registrati, in media, 137,7 nuovi casi per ogni milione di abitanti (il totale della popolazione è di 5,8 milioni). Un dato tutto sommato in linea con quello degli altri Paesi scandinavi: la Norvegia ne ha un po’ di più (138,95), la Finlandia è invece abbastanza dietro (114,84). Male invece la Svezia, che negli ultimi sette giorni ha portato la media delle infezioni per milione di abitanti a 389,93.

Molto basso, fortunatamente, il numero dei morti: il picco è stato raggiunto il 13 gennaio, quando sono state registrate 37 vittime. Nell’ultima settimana, invece, la media è stata di 0,37 per ogni milione di abitanti.

 

 

Ultime notizie su Coronavirus

Tutto su Coronavirus →