Brusaferro: “Calo contagi lento ma continuo”. Sicilia e Sardegna gialle da lunedì

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità: “Tre regioni sotto la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti, soglia che recupera il tracciamento”

14 Maggio 2021 19:11

Da lunedì Sicilia e Sardegna si aggiungeranno al resto d’Italia e passeranno in zona gialla. L’unica a restare arancione è Valle d’Aosta. Considerato l’andamento dei contagi sul territorio nazionale e indicazioni della cabina di regia infatti, il ministro della Salute, firmerà una nuova ordinanza in vigore da lunedì 17 maggio. Per la terza settimana consecutiva il trend è positivo anche se bisogna stare cauti ed evitare che che gli allentamenti delle misure delle prossime settimane portino a un liberi tutti.

LE PAROLE DI BRUSAFERRO

Intervenuto nella consueta conferenza stampa del venerdì, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro ha fatto il punto della situazione. Nel Paese “assistiamo ad una progressiva – ha dichiarato – decrescita dei casi, lenta ma continua in tutte le Regioni. Un dato evidente nelle ultime due settimane” . Inoltre, “la mappa dell’Ue si sta schiarendo, si vedono spot gialli anche in Europa, compresa l’Italia. Segnale positivo che viene confermato anche dalle curve in tutti i Paesi dove sono stabili o in decrescita” ha aggiunto. “L’età media alla diagnosi è in lieve riduzione, da 41 a 40 anni, ogni settimana scendiamo di circa un anno. Per il primo ricovero lo stesso, scende da 65 a 64 anni” ha precisato Brusaferro.

In calo anche l’incidenza. “Nel flusso del ministero della Salute è pari a 96 per 100mila abitanti“, continua il presidente dell’Iss, evidenziando che tre regioni sono già sotto la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti, in Friuli Venezia Giulia (44), Molise (41) e Sardegna (41). Una soglia che permette “di recuperare il tracciamento”, sottolinea.

Al crescere della copertura vaccinale negli over 80 decresce in maniera molto significativa il numero dei casi sintomatici – ha proseguito Brusaferro -. Anche il tasso di ospedalizzazione è strettamente correlato al crescere della percentuale di vaccinati tra gli over 80. Al crescere delle vaccinazioni decresce anche la mortalità“. E ancora: “Un calo dei casi si rileva anche nella fascia tra 0 e 9 anni. Negli anziani la decrescita è maggiore e questo è un indicatore della campagna vaccinale in corso“.

Un tema trattato ancora dal presidente dell’Iss è stato quello legato al coprifuoco. “Credo che progressivamente l’idea è di arrivare a superare la misura del coprifuoco“, ha detto Brusaferro. In discussione, anche, “le proposte fatte dalle Regioni sui nuovi parametri: si punta alla valutazione dell’incidenza ma bisogna mantenere anche gli indicatori di allerta precoce per la valutazione del rischio“, ha spiegato l’esperto.

L’INTERVENTO DI REZZA

Sul tema varianti, gli esperti precisano che “la campagna di vaccinazione” va accelerata, soprattutto per “contrastare proprio le varianti”. Gianni Rezza, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, ha dichiarato sul fronte vaccini: “Arrivare a vaccinare i giovani per rallentare la velocità della circolazione virale, come ha dimostrato un recente studio in Israele. Dunque bisogna vaccinarsi il più possibile, in fretta e con ogni vaccino disponibile“.

E sulla variante indiana: “Sembra che la variante indiana abbia una elevata trasmissibilità per cui sarebbe giustificato un rafforzamento delle misure laddove è presente, ma non ci sono dati che dimostrano la maggiore aggressività clinica. Sulla capacita di dare infezione nei vaccinati, per ora non sembra essere cosi preoccupante come la variante sudafricana“.

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