Attentati a Nizza e Avignone: ecco perché gli islamici ce l’hanno con Macron

A Nizza attentato all’arma bianca giovedì 29 ottobre 2020. Vittime decapitate e sgozzate. Nelle stesse ore tentato attacco ad Avignone.

29 Ottobre 2020 10:36

A Nizza, nei pressi della nota Chiesa di Notre-Dame, c’è stato stamattina, giovedì 29 ottobre 2020, un attacco all’arma bianca. Secondo le prime notizie diffuse dai media francesi ci sarebbero almeno tre morti, un uomo e due donne: l’uomo e una delle donne sono stati uccisi dentro l’a chiesa, l’altra donna è stata aggredita e uccisa fuori, mentre cercava di rifugiarsi in un bar. Una delle vittime è stata decapitata e un’altra sgozzata.

La polizia è riuscita a bloccare l’assassino e, poiché è ferito, lo ha portato in ospedale, tuttavia si cerca anche un possibile complice. Il sindaco di Nizza Christian Estrosi, ha detto:

Grazie alla polizia municipale che ha catturato l’autore dell’accoltellamento.

Il sindaco ha anche spiegato che il killer, durante l’attacco e dopo, gridava “Allah Akbar” e questo fa pensare che si tratti dell’ennesimo attacco di matrice terroristica. L’attentato è avvenuto dopo le 9 del mattino.

Intanto a Place Beauvau, sede parigina del ministero dell’Interno, il ministro dell’Interno Gérard Darmanin ha presieduto una riunione di crisi dopo aver parlato con il sindaco Estrosi, che ovviamente si è subito precipitato sul luogo dell’attentato. Alla riunione ha preso parte anche il Premier francese Jean Castex che ha lasciato l’Assemblea nazionale dove avrebbe dovuto oggi presentare le nuove misure previste per il lockdown che scatta domani.

Il Presidente Emmanuel Macron, che proprio ieri sera ha annunciato ha annunciato alla nazione il nuovo lockdown, si recherà al più presto a Nizza.

Intanto all’Assemblea Nazionale è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime di questo ennesimo attentato di cui, ovviamente, nelle prossime ore saranno chiarite le modalità e il movente.

Ricordiamo che Nizza è stata teatro di un altro atroce attentato il 14 luglio 2016, quando un autocarro si è abbattuto sulle persone che passeggiavano nella promenade des Anglais. Ci furono ben 87 morti e 458 feriti. Tra i morti anche l’attentatore, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, tunisino residente in Francia con dei precedenti, non per terrorismo. L’attentato però fu rivendicato dall’ISIS e organizzato da un membro dello Stato Islamico che s trovava in Siria.

Avignone, si lancia contro la polizia urlando “Allah Akbar”, ucciso

Secondo quanto riportato dall’emittente francese Europe 1, a non poca distanza temporale dall’attentato di Nizza, intorno alle ore 11:15, si è verificato un altro episodio preoccupante in Francia, ad Avignone, dove un uomo si è lanciato contro le forze di polizia, armato di coltello, urlando “Allah Akbar”. Gli agenti lo hanno ucciso con diversi colpi di arma da fuoco.

Attacco al consolato francese in Arabia Saudita

Secondo quanto riportato da media sauditi, a Gedda, in Arabia Saudita, una guardia del consolato francese è stata ferita da un assalitore locale.

Il mondo islamico contro Emmanuel Macron

Oltre agli attentati sul territorio francese che si sono verificati nelle ultime settimane, ci sono state anche numerose proteste nel mondo islamico contro Emmanuel Macron, dal Bangladesh all’Arabia Saudita. I motivi sono molteplici. Il primo, il più evidente, sono le parole del Presidente francese dopo l’attentato in cui è rimasto ucciso l’insegnante Samuel Paty, che Macron ha ricordato con un toccante discorso dicendo che “è stato ucciso perché gli islamisti vogliono il nostro futuro. Non lo avranno mai”. Inoltre un obiettivo di Macron è quello di combattere il separatismo islamico e costruire un Islam nazionale, francese, che non sia influenzato da quello straniero. E a capo dell’Islam straniero c’è ormai il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che vuole sottrarre la leadership all’Arabia Saudita.

Tra Macron ed Erdogan c’è stata una battaglia diplomatica a distanza. Il Presidente turco ha detto che “i musulmani in Francia sono trattati come gli ebrei in Europa prima della Seconda Guerra Mondiale” e ha anche invitato tutti gli islamici a boicottare i prodotti francesi. I capi di Stato europei si sono subito schierati dalla parte di Macron. Anche il nostro Premier Giuseppe Conte è intervenuto nel dibattito definendo inaccettabili le parole di Erdogan e sostenendo che esse “non aiutano l’agenda positiva che l’Ue vuole perseguire con la Turchia”.

Macron, prima del suo discorso di qualche settimana fa sul separatismo islamico, aveva ricevuto all’Eliseo i rappresentanti della comunità musulmana francese e ha avuto un incontro simile anche prima delle celebrazioni per la morte dell’insegnante Samuel Paty, cui ha conferito la legione d’onore postuma. Il Presidente francese ha dunque un buon rapporto con i musulmani francesi, ma pessimo con la comunità islamica internazionale e molto dipende anche dai suoi contrasti con Erdogan.

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