Armi nucleari: chi le ha? E perché si parla di bombardare Marte?

54 anni fa veniva firmato il Trattato sullo Spazio Extra-Atmosferico, che regolava il (non) uso del nucleare nello Spazio. Qual è la situazione oggi?

27 Gennaio 2021 12:06

Lo spazio extra-atmosferico non può ospitare armi nucleari o qualunque genere di armi di distruzione di massa: la Luna, e tutti i corpi celesti, possono essere sfruttati solamente per scopi pacifici.
Tutto questo è sancito dal Trattato sullo Spazio Extra-Atmosferico, firmato il 27 gennaio 1967, esattamente 54 anni fa.
Detta così sembra roba da film di fantascienza.
Tuttavia, guardando indietro e confrontando la situazione degli arsenali nucleari mondiali di allora con quella di oggi, con il mondo davvero sull’orlo di un’ipotetica e catastrofica guerra atomica, è abbastanza facile capire perché ci si sia affrettati a mettere un punto fermo almeno sull’uso dell’esplorazione spaziale, escludendola da fini bellicosi.

Gli arsenali nucleari nel 2021

Non è semplicissimo valutare con certezza quante armi atomiche siano presenti al mondo. Gli USA sono tendenzialmente considerati i più trasparenti sull’argomento, mentre Israele ha sempre mantenuto una segretezza quasi totale a riguardo.
È però possibile fare delle stime.

Attualmente, le nazioni che possiedono arsenali nucleari sono nove: Stati Uniti, Russia, Francia, Gran Bretagna, Cina, India, Pakistan, Corea del Nord e Israele.
Per la sorpresa di nessuno, Stati Uniti e Russia possiedono circa il 90% degli arsenali mondiali, rispettivamente con circa 5.800 e 6.370 testate.

Fortunatamente, i numeri per quanto riguarda gli altri paesi sono decisamente più bassi, come testimoniato dal grafico sviluppato dalla FAS (Federation of American Scientists) e aggiornato nel maggio 2020:

Inventario stimato delle armi nucleari nel mondo nel 2020, via FAS
Da fas.org. Con “deployed” si intendono le armi “pronte all’uso”, con “stockpilled” quelle nei magazzini. Infine, con “retired” quelle in attesa di essere smantellate

Bisogna però tener presente, come accennavamo prima, che per alcuni paesi più di altri è possibile fare solamente delle stime: ad esempio, non è dato sapere quante testate pronte all’uso posseggano la Cina, l’India e Israele.

Ci troviamo poi di fronte ad un’ambivalenza. È vero, pur essendo significativamente diminuite nel corso del tempo (si parla di un picco di oltre 70.000 armi nucleari presenti al mondo, contro i “soli” circa 13.400 attuali), molti paesi spendono cifre significative per migliorare e modernizzare le armi che possiedono – e continueranno a possedere. Solo per fare un esempio, nel caso degli USA si parla di oltre un bilione di dollari (1.000.000.000.000 $) che verranno spesi entro il 2040.

… e se bombardassimo Marte?

Da diversi anni Elon Musk, fondatore di SpaceX, parla di “bombardare Marte” con delle armi atomiche.
La proposta di Musk, tra il serio e il faceto, sarebbe di colpire i due poli del Pianeta Rosso con delle bombe atomiche. In questo modo, spiega, la vaporizzazione delle calotte di ghiaccio libererebbe delle enormi quantità di anidride carbonica e vapore acqueo, riscaldando l’atmosfera e permettendo, in breve, di colonizzare il pianeta .

Ovviamente, il piano di Musk non è passato inosservato. Il responsabile dell’Agenzia Spaziale russa, Dmitry Rogozin avrebbe giudicato l’idea di bombardare Marte con delle bombe atomiche non solo ripugnante, ma ha anche sollevato il sospetto possa essere nient’altro che una copertura per iniziare a immagazzinare gli arsenali su altri pianeti, andando di fatto a violare il Trattato sullo Spazio Extra-Atmosferico.
Si affacciano anche dei problemi di natura più prettamente etica. Chi gli darebbe, ha aggiunto Rogozin, il diritto di bombardare – ed eventualmente distruggere, qualora dovesse fallire – un altro pianeta?

Comunque, se qualcuno è interessato al progetto e volesse sostenerlo, l’imprenditore progetta di vendere anche delle T-Shirt.

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