In piazza? Sì! Ma non solo …
Bisogna riconoscerlo: quando Silvio Berlusconi ci “mette mano”, il bandolo della matassa lo trova sempre. Per salvare se stesso e i propri interessi politici, e non solo. Con la vergogna del decreto “salva liste”, il Cavaliere riporta in campo il Pdl in due regioni chiave quali Lombardia e Lazio, ricompatta la maggioranza, rinfranca fans ed
Bisogna riconoscerlo: quando Silvio Berlusconi ci “mette mano”, il bandolo della matassa lo trova sempre. Per salvare se stesso e i propri interessi politici, e non solo.
Con la vergogna del decreto “salva liste”, il Cavaliere riporta in campo il Pdl in due regioni chiave quali Lombardia e Lazio, ricompatta la maggioranza, rinfranca fans ed elettori, addirittura “porta” il capo dello Stato Napolitano dalla … sua parte, infilando un cuneo nell’opposizione.
In altre parole, infierendo su leggi e regole, il premier sta recuperando una situazione, a grave rischio per il Pdl.
Stando così le cose, l’opposizione non può comportarsi come sempre: cioè spaccare il capello in quattro e marciare sparpagliata.
Il Paese è a rischio. E richiede iniziativa unitaria in Parlamento, nelle piazze e usando la … “legge”.
Quello salva liste è infatti un decreto legge “fortemente a rischio di incostituzionalità”, almeno secondo molti costituzionalisti, per i quali non si tratterebbe di un intervento ‘interpretativo”, ma un vero e proprio cambio delle norme a procedura avviata, violando il principio di uguaglianza e introducendo una retroattività vietata.
E che potrebbe portare addirittura ad un successivo annullamento delle elezioni.
Le battaglie politiche non si vincono solo in piazza! Berlusconi docet.