Regionali: la politica dei due forni dell’Udc
I manifesti elettorale dell’Udc di Pierferdinando Casini hanno sempre puntato sulla coerenza dell’identità del partito. Ma leggendo le cronache delle trattative per le regionali non si capisce realmente quale sia questa identità. Casini sta attuando una politica dei due forni estrema e tra l’altro rivendicata con evidente orgoglio.E’ incredibile quanto l’Udc sia corteggiato in queste
I manifesti elettorale dell’Udc di Pierferdinando Casini hanno sempre puntato sulla coerenza dell’identità del partito. Ma leggendo le cronache delle trattative per le regionali non si capisce realmente quale sia questa identità. Casini sta attuando una politica dei due forni estrema e tra l’altro rivendicata con evidente orgoglio.
E’ incredibile quanto l’Udc sia corteggiato in queste settimane da entrambe le coalizioni. E i casiniani non fanno nulla per attuare una linea decisa, ondeggiano felici cercando di spuntare le condizioni migliori.
Andiamo a vedere come si sta sviluppando la strategia dei centristi nelle regioni in cui si voterà:
PIEMONTE: dopo forti litigi e una netta chiusura di Casini sembrava che l’ipotesi dell’appoggio dell’Udc al Governatore Bresso fosse ormai archiviata. Ma la discesa in campo del leghista Cota ha rimescolato le carte e ufficiosamente si dà per molto probabile il riavvicinamento con il centrosinistra
LOMBARDIA: per affinità culturali e politiche (governano insieme da più di 10 anni) l’Udc quasi sicuramente andrà a sostenere Formigoni. Ma la Lega, irritata per la politica dell’opportunismo di Casini, spinge per farli fuori dalla coalizione
VENETO: dopo aver sperato per settimane nella candidatura solitaria di Galan (che invece farà il ministro) l’Udc quasi sicuramente svilupperà una candidatura autonoma proponendo De Poli
LIGURIA: praticamente sicuro l’appoggio dell’Udc al Governatore uscente Burlando. Ma Biasotti (candidato centrodestra) spera ancora di far cambiare idea ai centristi
EMILIA ROMAGNA-TOSCANA: in entrambe le regioni rosse l’Udc dovrebbe andare da solo anche perchè difficilmente, dopo anni di opposizione, riuscirà a convincere il centrosinistra a far fuori la sinistra estrema per prendere loro
MARCHE: simile alla situazione ligure. Anche qui l’Udc è vicino all’ufficialità del sostegno al governatore di centrosinistra Spacca
UMBRIA: poche notizie dalla regione. Potrebbe profilarsi una candidatura autonoma
LAZIO: ufficioso (ufficiale a inizio gennaio) l’appoggio del partito alla candidata del centrodestra Polverini. Il centrosinistra paga ritardi enormi nella scelta del nome, dopo il Caso Marrazzo
CAMPANIA: entrambe le coalizioni sono ancora lontani dalla scelta dei candidati. Basandosi sulle recenti amministrative è più probabile un appoggio dell’Udc al centrodestra (anche perchè è nettamente favorito)
PUGLIA: qui la situazione è confusionaria al di là della questione Udc. Il Pd proporrà Emiliano (che tra l’altro aveva giurato che non si sarebbe candidato dicendo “Sputatemi in un occhio se lo farò”) sperando nel passo indietro del governatore uscente Vendola che invece pare non abbia nessuna intenzione di farlo. Se Vendola farà retromarcia l’Udc sosterrà Emiliano (come già fatto alle comunali di Bari) ma se ci saranno due candidati a sinistra, Fitto e il Pdl pugliese aspettano solo un cenno per sancire un’alleanza che quasi sicuramente riporterebbe il centrodestra a guidare la regione
CALABRIA: quasi ufficiale l’appoggio dell’Udc al candidato Scopelliti del centrodestra
BASILICATA: quasi ufficiale la coalizione Udc-centrosinistra