Affari italiani: Pro 12, si tratta per evitare il flop
Alfredo Gavazzi sta accelerando per trovare una soluzione (tampone?) al caos Celtic League.
I problemi ci sono, sono evidenti e nessuno cerca di nasconderli. Né Alfredo Gavazzi, come scritto ieri, né il board della Guinness Pro 12, che sulla stampa britannica e irlandese ammette che il debito italiano c’è. Ma che si sta lavorando a una soluzione.
Come scrive, infatti, l’Irish Independent, sembrerebbe che le trattative siano realmente avviate e che dal board celtico vi sia un moderato ottimismo sul fatto che una soluzione si trovi. Che soluzione non è dato sapere, né è chiaro se si tratti di una soluzione definitiva o che coinvolga soltanto l’attuale crisi, rimandando ulteriori problemi al futuro.
Quel che è certo, come abbiamo più volte detto, è che a gettare benzina sulle questioni economiche sono i risultati di Zebre e Treviso. Anche quest’anno nessun giocatore dei due club italiani fa parte del XV ideale della Pro 12, le italiane hanno chiuso agli ultimi due posti della classifica, ben staccate dalle altre, e hanno troppe volte ricoperto il ruolo di sparring partner.
Sono lontani i tempi dove la Benetton Treviso chiudeva la stagione al settimo posto, conquistando scalpi importanti e dimostrandosi all’altezza delle migliori formazioni celtiche. Certo, da quei tempi ne è passata acqua sotto i fiumi, la politica ha portato a smantellare l’ossatura di quella squadra, a far emigrare i pezzi più pregiati e ad allontanare il deus ex machina di quella Benetton, cioè Vittorio Munari. E, ora, si arranca in fondo alla classifica, facendo debiti.
Foto | Marco Sartori