Famiglie assassine: il mito di Ma Barker e la sua banda di delinquenti
Arizona Donnie Clark nacque in Missouri nel 1873, ma a tutt’oggi sono in pochi a ricordarla con quel nome: 19 anni dopo sposò George Elias Barker, diede alla luce quattro figli maschi e ben presto divenne nota come “Ma Barker“. In alcune biografie ci fa anche cenno a tre figli, di cui però non si
Arizona Donnie Clark nacque in Missouri nel 1873, ma a tutt’oggi sono in pochi a ricordarla con quel nome: 19 anni dopo sposò George Elias Barker, diede alla luce quattro figli maschi e ben presto divenne nota come “Ma Barker“.
In alcune biografie ci fa anche cenno a tre figli, di cui però non si conosce né l’identità né il loro ruolo nella storia di Ma Barker.
Fondamentali sono i figli maschi – Herman, Lloyd, Arthur e Fred – che dopo l’abbandono del padre e notevoli guai finanziari, iniziarono a compiere furti.
Dai piccoli reati si passò ben presto alle rapine e ai rapimenti e, successivamente, ad una pericolosa alleanza con un gruppo criminale capeggiato da Alvin Karpis, dando così origine alla banda nota come Karpis-Barker.
Il periodo di maggiore attività del gruppo, capitanato da Karpis e da Arthur Barker, fu tra il 1931 ed il 1935.
Ma Barker, come vuole la leggenda, non prese mai parte alle attività criminali della banda, si limitò soltanto a prendersi cura dei loro membri, cosa che la rese inevitabilmente loro complice.
La fine della banda e di Ma Barker avvenne a Chicago il 16 gennaio del 1935: gli agenti dell’FBI scoprirono il nascondiglio della Barker e del figlio Fred e, in un tentativo di arresto, si arrivò al conflitto a fuoco.
Ma Barker e Fred ebbero la peggio: i loro corpi privi di vita furono esposti al pubblico fino al 1° ottobre dello stesso anno, quando alcuni parenti della donna decisero di seppellirli.
Sull’esistenza della Barker, come spesso accade quando ci sono poco tracce documentate, ci sono alcune controversie: sono in molti, incluso Karpis, a ritenere che la sua leggenda sia stata fabbricata ad arte proprio dall’FBI per giustificare la morte di un’anziana innocente.
La verità, però, non è mai emersa.