Roma al Tempo di Caravaggio 1600 – 1630 .. 2011
Roma al Tempo di Caravaggio, dalla stagione caravaggesca a oggi
Se dall’ombra di Caravaggio emerge il fulgore della luce, in epoca moderna è all’ombra del genio pittorico che rimane la fucina di artisti ispirati da quella stessa luce, e il ricco contributo fornito da questi alla rinascita artistica della città eterna nel primo trentennio del 1600.
Annibale Caracci, Rubens, Orazio e Artemisia Gentileschi, Bartolomeo Manfredi, il Domenichino, Guido Reni, Ribera, Simon Vouet, e molti dei protagonisti di una florida stagione caravaggesca, giunti nella Roma dell’anno santo da tutta Europa, attirati dalle ricche committenze di una chiesa libera dalla “minaccia” luterana, e nobili famiglie del calibro dei Barberini, i Borghese(i) o i Ludovisi.
Una fucina di artisti con tecniche, stili, e iconografie molto diverse, artefici della circa centoquaranta opere protagoniste della “Roma al tempo di Caravaggio 1600 – 1630”, ospiti di Palazzo Venezia fino a febbraio 2012, e di una nuova stagione di grandi mostre.
Roma al tempo di Caravaggio 1600-1630
Nel quarto centenario del Merisi Non solo Caravaggio quindi, dal 1600 a oggi, nelle intenzioni della mostra, di Rossella Vodret, curatrice della stessa e Soprintendente per il Patrimonio Storico Artistico e per il Polo Museale della Città di Roma, e del percorso che raccoglie, mette a confronto e in dialogo, una stagione artistica irradiata dalla luce caravaggesca e tanti modi di vedere santi e madonne, Davide & Golia, angeli al cospetto di uomini e diavoli, ultime cene e estasi non sempre mistiche ..
Un viaggio nel tempo, nelle affinità e singolari peculiarità di caravaggeschi italiani e stranieri, a partire da quelle che uniscono e dividono le due interpretazioni della La Madonna di Loreto, quella singolare e controversa (protagonista del video a seguire) dipinta dello stesso Caravaggio in temporaneo pellegrinaggio dalla chiesa di sant’Agostino a Campo Marzio, e quella dipinta da Annibbale Caracci, arrivata dalla chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo.
Due opere caratterizzate da distanze abissali, mai tanto vicine anche se entrambe a Roma, da apprezzare nel sorprendente confronto offerto dalla mostra, e ancora di più in un pellegrinaggio in città, godendone la contemplazione nei luoghi che continueranno a custodirle alla fine della mostra, e nelle chiese dove al momento sono state rimpiazzate con delle stampe, e un malcelato entusiasmo facile da comprendere.
Un lungo viaggio in un trentennio denso di opere, artisti e suggestioni, accompagnato dall’allestimento che decontestualizza e raggruppa per anni, stili e provenienza geografica, tante opere che emergono dalla penombra.
Opere intense e quasi magnetiche come il San Michele Arcangelo di Orazio Gentileschi che incombe sul diavolo con tutto il suo fulgore, la luce che accende il “Cristo deriso” dell’olandese Gerrit van Honthorst, conosciuto in Italia come Gherardo delle Notti, o il Sant’Agostino recentemente attribuito a Caravaggio.
Un Sant’Agostino controverso, arrivato in Italia per la prima volta da una collezione privata di Londra, protagonista incontrastato e suggestivo di un angolino buio che irradia atmosfere mistiche, come lo sarà della giornata di studi in programma a gennaio, e il dibattito tra i protagonisti della querelle attributiva, che la stessa Vodret con ironia prevede acceso.
Un percorso lungo e intenso, costato circa un milione di euro (spicciolo più spicciolo meno), accompagnato dai saluti di commiato del ministro per i Beni e le Attività Culturali uscente Giancarlo Galan, che ha beneficiato del supporto organizzativo di Civita e Munus, confluito in un catalogo Skira bello pesante da portare a passeggio, ma ricco di immagini e testi di approfondimento, che è un piacere sfogliare, annusare e leggere, perfetto per chi desidera fare un po’ di luce su un periodo parecchio luminoso.
La mostra resta visitabile a Palazzo Venezia fino al 5 febbraio 2012 (prorogata fino al 18 marzo), anche il 25 dicembre 2011 e il 1° gennaio 2012, con orario continuato dalle 13.30 alle 19.00 (chiusura della biglietteria alle 18.00).