Multata perché guida col cellulare: ma la signora è sordomuta
Alcuni fatti di cronaca sono a tal punto paradossali da sembrare usciti da una grottesca pellicola cinematografica. Così il caso di una donna che la scorsa settimana si è vista recapitare a casa una multa perché mentre guidava usava il cellulare senza auricolare. Il verbale si riferisce ad una violazione rilevata in via Tuscolana e
Alcuni fatti di cronaca sono a tal punto paradossali da sembrare usciti da una grottesca pellicola cinematografica.
Così il caso di una donna che la scorsa settimana si è vista recapitare a casa una multa perché mentre guidava usava il cellulare senza auricolare. Il verbale si riferisce ad una violazione rilevata in via Tuscolana e non contestata direttamente per “impossibilità di fermare il veicolo in condizioni di sicurezza e nei modi regolamentari perché già distante dal posto di accertamento”.
Risultato? 68 € e 5 punti in meno sulla patente. Niente di strano apparentemente; se non fosse che la signora accusata dell’infrazione è sordomuta.
La donna si è rivolta ad un avvocato e ora impugnerà la contravvenzione davanti al giudice di pace. Probabilmente la spunterà e riuscirà a farsi togliere questa multa assurda, ma il caso resta avvilente.
Come è stato possibile un errore del genere? Svista? Poca accuratezza? Lo speriamo. Speriamo si tratti di un errore umano in buona fede e non di un’abitudine a distribuire multe più o meno a casaccio, confidando nel fatto che una buona parte degli automobilisti il cellulare lo usa spesso senza auricolare.
Certo è che se l’infrazione non fosse stata resa inammissibile dal tipo di handicap del “multato”, la contestazione sarebbe stata certo difficile, se non impossibile.
Fonte | Corriere
Foto | Quattroruote