Sono ancora a piede libero gli assassini che nella notte di sabato hanno aggredito e massacrato di botte un cittadino albanese di 37 anni, rinvenuto in un campo di Verdellino, in provincia di Bergamo, ieri mattina e identificato soltanto grazie alle impronte digitali.
L’uomo, con un piccolo precedente penale risalente a dieci anni fa, sarebbe stato aggredito a colpi di bastone o di spranga, massacrato da ignoti al punto da averlo reso irriconoscibile.
A fare la macabra scoperta, intorno alle 7.55 di ieri, è stata una coppia a passeggio col cane alle porte del paese. Le indagini sono state avviate subito, ma l’identificazione non è stata così immediata.
L’uomo era vestito, non aveva indosso i documenti di identità né collane o tatuaggi che potessero aiutare a capire chi fosse. Solo grazie alle impronte digitali è stato possibile risalire alla sua identità e gli inquirenti hanno potuto cominciare a concentrarsi sulla sua vita e sulle sue frequentazioni.
Viste le modalità dell’omicidio l’ipotesi più probabile è che l’uomo sia stato ucciso durante una lite. Il motivo, però, è ancora oscuro.
Le indagini proseguono.