Elezioni, Milano va al ballottaggio! Dura “lezione” per la Moratti e per Berlusconi
Aspettiamo dati più consolidati, ma pare oramai evidente dalle proiezioni che a Milano si va al ballottaggio. Quindi, se Milano è la vera cartina del tornasole di questo voto, Silvio Berlusconi e il centrodestra hanno perso queste elezioni. Ignazio La Russa e altri esponenti del Pdl si aggrappano sugli specchi e ora ritengono il ballottaggio
Aspettiamo dati più consolidati, ma pare oramai evidente dalle proiezioni che a Milano si va al ballottaggio. Quindi, se Milano è la vera cartina del tornasole di questo voto, Silvio Berlusconi e il centrodestra hanno perso queste elezioni.
Ignazio La Russa e altri esponenti del Pdl si aggrappano sugli specchi e ora ritengono il ballottaggio a Milano “una normalità”, quando fino a poche ore addietro il Cavaliere, addirittura capolista, cantava vittoria e profetizzava il “cappotto” a danno del centrosinistra.
E’ stato proprio il Premier a politicizzare al massimo il voto amministrativo, a farne la prova del nove per se stesso e per il governo nazionale. Insomma, per adesso è chiaro un fatto, dalle urne emerge chi è stato sconfitto. Ha perso la Moratti (la cui gaffe finale contro Pisapia ha inciso) e ha perso Berlusconi. Le esternazioni della Moratti e di Berlusconi sono risultate un boomerang.
Per sapere chi ha vinto davvero, bisognerà aspettare il secondo turno. A quel punto diventa decisiva la scelta del Terzo Polo. La posizione delle opposizioni è stata fin qui chiara: il test di queste elezioni amministrative come “segnale” di svolta politica e, in caso Pdl-Lega perdessero Milano, come debacle e conseguenti dimissioni da Premier di Berlusconi.
Casini, Fini, Rutelli sono chiamati a una vera e propria prova del fuoco: stavolta davvero, non con i tribunali e non con i colpi di mano parlamentari, ma con il voto dei cittadini, Berlusconi può subire lo smacco decisivo.
Allo stato delle cose, con Bossi certamente in fibrillazione, tutto può accadere. I risultati di altre importanti città non saranno insignificanti, ma non incideranno politicamente rispetto al risultato di Milano.